La tregua volge al capolinea. Una tregua che per alcune regioni ha assunto connotati di stabilità, per altre di variabilità. L’instaursarsi della circolazione atlantica, da ovest, ha facilitato l’afflusso di aria temperata. Il clima è diventato mite, fin troppo. Si pensi, ad esempio, che ieri si sono raggiunte punte di 25°C sul versante adriatico, notoriamente sottovento rispetto alle correnti occidentali. Al sud, così come nelle isole, la colonnina di mercurio ha varcato con estrema facilità i 20°C. E’ chiaramente un’anomalia, destinata ad accompagnarci per altre 48 ore.
A metà della prossima settimana, dopo che la perturbazione ci avrà lasciato, affluirà un po’ d’aria fredda da nord. Nulla di eclatante, intendiamoci, e comunque non paragonabile all’irruzione Artica di fine ottobre. La flessione, lo vedremo, sarà marcata soprattutto nelle regioni adriatiche, dove tra l’altro vedremo qualche spruzzata di neve attorno ai 1200 metri. Si tratterà, presumibilmente, di una breve parentesi soppiantata dal ritorno delle perturbazioni atlantiche.
Il tempo domenica 4 novembre
La perturbazione irromperà nelle regioni settentrionali e in Toscana. Ci aspettiamo piogge particolarmente intense in Liguria, sull’alta Lombardia e sul Triveneto, al punto da non escludere nubifragi a carattere locale. La ventilazione meridionale determinerà un rialzo termico sostanziale anche in quota, tant’è che la neve coinvolgerà esclusivamente le Alpi a partire dai 2000/2200 metri.
Col passare delle ore assisteremo ad una rotazione dei venti da sudovest. Significa che le piogge interesseranno anche le regioni centrali del versante tirrenico, mentre l’adriatico resterà sottovento. La nuvolosità si ammasserà sulla dorsale appenninica e potrà causare sporadici piovaschi nelle zone interne e nel nord delle Marche. Piovaschi che potranno manifestarsi anche in Sardegna e a fine giornata sull’alta Campania. Al sud, salvo il passaggio di nubi medio alte, sarà una discreta giornata autunnale.
Lunedì piogge anche al sud, poi migliora
Il fronte perturbato si distenderà verso sud, determinando delle piogge anche nelle regioni meridionali. Il versante più esposto, ancora una volta, sarà quello tirrenico. Lungo l’Adriatico transiterà della nuvolosità variabile, ma la probabilità di precipitazioni sarà relegata alle zone più interne e al Salento.
La giornata si aprirà con delle piogge anche in Liguria, in Lombardia e sul nordest, mentre le nevicate caleranno di quota sino ai 1400/1600 metri. Dal pomeriggio ci aspettiamo un miglioramento, netto, che riporterà il sereno un po’ dappertutto.
Per martedì prevediamo condizioni di tempo buono su gran parte del centro nord, salvo residui fenomeni sui confini alpini e nel basso Lazio. Al sud e nelle isole, invece, potrebbe persistere una spiccata variabilità con ancora delle piogge a carattere sparso.
A metà settimana temperature in diminuzione
Nelle regioni meridionali le precipitazioni potrebbero attardarsi anche nella giornata successiva, ovvero quando ci aspettiamo l’arrivo di aria più fredda che farà calare le temperature un po’ dappertutto e che porterà delle spruzzate di neve sia sui confini alpini, sia sulla dorsale appenninica. Per quanto concerne l’Appennino, i fenomeni interesseranno le montagne marchigiane, abruzzesi e molisane sin dai 1200/1400 metri di altitudine.