L’impronta della corrente perturbata atlantica appare evidente su tutto il comparto centro-occidentale dell’Europa, orchestrata da un mulinello di bassa pressione che si è portato sul Mare del Nord. L’onda ciclonica che ospita l’incessante sequenza di ammassi perturbati sta lentamente traslando verso levante, mentre sulla Penisola Iberica l’anticiclone sta di nuovo accrescendo il suo peso, come confermato dalle temperature che hanno toccato i 37 gradi sull’Andalusia.
In questo modo, correnti più fresche nord-occidentali (si noti la scia di nubi fratte che percorre tutta la Francia) si stanno approssimando verso l’Italia, ma con esse giungerà anche l’atteso miglioramento sul Settentrione. In analogia a quanto accaduto venerdì, la nuvolosità odierna sul Nord si è presentata più compatta sul Nord-Ovest e lungo la cerchia alpina e prealpina. Le precipitazioni più significative hanno interessato le zone di confine, specie fra la Val d’Ossola e la Valchiavenna. L’imminente ingresso di correnti più fresche da O/NO vedrà la maggiore protezione orografica delle Alpi, con effetto favonico sul Nord-Ovest, e sarà il primo passo verso il deciso miglioramento innescato dalla ripresa anticiclonica.
Una parte minimale di quest’aria fresca si porterà verso le regioni centro-meridionali italiane, senza tuttavia intaccare in modo deciso la tenuta anticiclonica. L’effetto più evidente sarà quindi unicamente quello di una flessione termica di alcuni gradi rispetto al caldo odierno: i valori torneranno prossimi alla norma, sotto l’azione di un contesto più ventoso che vedrà in particolare agire il Maestrale in Sardegna e la Tramontana in discesa lungo i versanti adriatici.