CIRCOLAZIONE INSTABILE A NORD DELLE ALPI – Le scorribande perturbate atlantiche scorrono a medie-alte latitudini, senza più riuscire a sfondare direttamente sul Mediterraneo dove è sempre più salda la protezione dettata da un campo d’alte pressioni. I fronti nuvolosi sono convogliati all’interno di un canale perturbato, collegato ad un’ampia depressione il cui perno principale si trova posizionato in Aperto Atlantico, mentre altri minimi barici secondari stanno evolvendo tra Isole Britanniche, Mare del Nord e settori baltici. Un veloce ammasso nuvoloso si è portato rapidamente verso l’Europa Centro-Orientale ed al suo seguito affluiscono masse d’aria fredda in quota verso Francia, Benelux, Germania e settori alpini, dove si sono generate diffuse aree temporalesche.
NORD ITALIA, NUBI E QUALCHE PIOGGIA – Il nostro Paese appare ancora spaccato su due fronti: sulle regioni centro-meridionali e sulle Isole Maggiori ha prevalso il bel tempo pienamente primaverile, salvo addensamenti di maggiore rilievo sui versanti tirrenici per effetto di spifferi d’aria umida atlantica. Il coinvolgimento marginale del flusso perturbato atlantico ha invece prodotto spiccata variabilità sul Nord: nella prima parte della giornata il passaggio di copertura nuvolosa più compatta ha determinato piovaschi sparsi, più attivi tra Levante Ligure ed aree prealpine di Lombardia e Nord-Est. In seguito, si sono aperti ampi sprazzi di sereno, ma la spinta dell’aria più fredda addossata oltralpe sta generando l’attivazione di focolai temporaleschi su Alpi Lombarde ed Alpi Friulane: nelle prossime ore i rovesci potrebbero propagarsi un po’ più a sud.