La situazione meteo scrutata dal Meteosat di oggi pomeriggio è abbastanza rara da vedere poco prima di Ferragosto, ma non inedita: dall’Oceano Atlantico è giunta un ciclone, ovvero un’area ciclonica o di bassa pressione, a cui è associata una gigantesca – per il periodo – perturbazione più tipica dell’Autunno che della prima decade di Agosto. Nel suo moto verso nord est sta inviando nuclei di aria umida verso le regioni alpine, e nei settori più ad est del fronte, si sono formati violenti temporali come tra Svizzera e Franca e Francia e Germania.
Il ciclone oceanico, nel transito verso est, sta attivando un richiamo di aria molto calda dal Sahara verso l’Italia, dove si sta per realizzare l’ennesimo periodo sotto ondata di calore. Stavolta potrebbe assumere forte intensità, sia per la natura dell’aria calda, che per il periodo dell’anno.
L’estrema vitalità delle correnti oceaniche è piuttosto precoce quest’anno, ce ne eravamo accorti già da un po’ di tempo, ma nonostante tutto si era realizzata un’ondata di calore eccezionale sull’Europa centrale e la Francia, quella che ha portato i record di caldo storici a Parigi. Tanto che la città francese ha registrato, dopo la giornata caldissima, un crollo termico di oltre 20° centigradi.
La consultazione dei modelli matematici di previsione, indica moderate conferme che le correnti oceaniche che andranno intensificandosi ancora, saranno artefici della rottura della stagione estiva sull’Italia, ma non comunque della sua fine.
Il Mar Mediterraneo risulterà un’area molto calda, con acque superficiali che misurano temperature superiori alla norma, e ancora una volta ideali per la genesi di temporali marittimi violenti.
La perturbazione è nei cieli francesi ed inglesi, si avvolge attorno ad un centro di bassa pressione di insolita potenza per questo periodo, che sta causando burrasche di vento nelle Isole Britanniche, ma che tuttavia nel suo moto verso est tenderà a diminuire d’intensità. Già la perturbazione che ha raggiunto l’Europa, rispetto a stamattina perso forza.
La causa di questa insolita energia delle correnti oceaniche potrebbe essere dovuta dal divario termico tra le regioni polari e quelle temperate, ma di certo un notevole contribuito è dovuto all’aumento medio della temperatura dei mari e delle terre emerse. Inoltre, appare ripresa l’attività del Vortice Polare.
Più avanti, sempre secondo i modelli matematici di previsione, nuove aree cicloniche si formeranno in Oceano Atlantico e raggiungeranno l’Europa occidentale, e ben più intense affronteranno l’Europa, per influenzare sempre più anche l’Italia, producendo l’annunciata rottura meteo di Ferragosto.
Riguardo a ciò, le regioni che saranno più vulnerabile cambiamento meteo saranno quelle settentrionali, dove già a inizio settimana si verificheranno i primi forti temporali, anzi già domenica pomeriggio si potrebbero verificare fenomeni anche intensi tra Prealpi e Alpi, in temporanea espansione verso le pianure a nord del fiume Po.
Ci aggiorneremo nelle prossime ore per altri approfondimenti.
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