L’elemento saliente a breve termine.
Permane il contesto prevalentemente anticiclonico di matrice continentale, che fa fluire aria fredda da est in direzione delle nostre regioni. Contesto invernale che subirà disturbi per ingresso ciclonico sulla penisola iberica, a cui andrà ascritta l’influenza instabile, più mite, sulle isole maggiori.
L’elemento saliente a medio termine.
Il medio termine dovrebbe proporre una permanenza anticiclonica su Europa centro settentrionali, con possente avvezione gelida artico-continentale che dalla Russia si getterà verso il Mar Nero e la Grecia. Se sino a ieri pareva potesse subirne gli effetti anche la nostra penisola, oggi sembra che salvo qualche sbuffo freddo su Adriatico l’ingerenza sarà blanda. Interessante invece notare come a seguire lo spostamento anticiclonico continentale verso est, con indebolimento, potrebbe favorire l’ingresso di saccature nord atlantiche sul Mediterraneo occidentale.
L’elemento saliente a lungo termine.
Il long range mostra una conclusione mensile decisamente più dinamica rispetto a quanto osservabile fino ad ora. Il flusso occidentale potrebbe abbassasi di latitudine portandosi verso le nostre regioni.
Il trend a lungo termine:
Altro elemento di particolare interesse e il progressivo indebolimento del ramo canadese del Vortice Polare, che potrebbe deporre a favore di scambi meridiani di calore. Tale barica potrebbe portare afflussi artico-marittimi verso il Mediterraneo.
Elementi di incertezza:
La costante osservazione modellistica è d’aiuto nell’identificare quelli che sono i maggiori elementi di incertezza in seno alla conclusione dell’inverno meteorologico.
Il maggiore elemento di discussione è rappresentato dall’allentamento del Vortice Polare in sede canadese, senza il quale non è possibile pensare ad una dinamicità stagionale che ci conduca verso le prime perturbazioni primaverili.
Fattori di normalità climatica:
Osservando l’andamento del diagramma termico possiamo notare come la media dei singoli membri previsionali indichi un progressivo rientro nella normalità.
Dal punto di vista precipitativo confermiamo la tendenza alla riproposizione di fenomeni in ultima decade mensile. A conferma della linea evolutiva finora tracciata.
Focus: evoluzione sino al 24 febbraio 2008
Primo step previsionale che dovrebbe condurci verso l’ingresso in ultima decade sotto condizioni meteo stabili e sostanzialmente soleggiate. Ribadiamo l’incertezza termica ascrivibile alla presenza di masse d’aria gelida sull’Europa orientale, che potrebbero spingersi fino alle porte dell’Adriatico. Tuttavia, anche qualora dovesse far freddo, potrebbe trattarsi dell’ennesima fase invernale secca.
Un cambiamento è visibile attorno al 20, quando un ingresso ciclonico tra Francia e penisola iberica, di matrice atlantica, potrebbe portarci delle precipitazioni ad iniziare dai settori occidentali peninsulari. Il tutto in un contesto termico sostanzialmente in linea con la norma stagionale.
Evoluzione sino al 29 febbraio 2008
La fase conclusiva di febbraio, come detto più volte, andrebbe invece ad enfatizzare una maggiore dinamicità atmosferica ascrivibile ad allentamento ciclonico polare sul Canada, ad una maggiore vigoria azzorriana verso nord e masse d’aria artico-marittima in movimento verso sud.
In conclusione.
Editoriale di inizio settimana che conferma quanto dicemmo nel corso della passata. Ossia un trend precipitativo in ripresa verso la conclusione mensile, opera della maggiore dinamicità osservabile statisticamente in prossimità della primavera meteorologica.