Tra Primavera e Inverno:
che si sia in Primavera non c’è dubbio. Tuttavia l’incursione Artica che sta interessando parte del versante Adriatico e il Sud Italia – benché rientri nella “normale” casistica marzolina – ha connotati tali da poter essere considerata una vera e propria “sfuriata” invernale. Al Nord, invece, il consolidamento anticiclonico sta determinando condizioni di bel tempo e un ulteriore rialzo delle temperature.
Alta Pressione in grande spolvero:
dopo aver provato varie volte a conquistare il Mediterraneo, il prossimo tentativo è da considerarsi risolutorio. Si porterà nel cuore dell’Italia e la stabilità prenderà il sopravvento. Il tempo registrerà un miglioramento anche al Sud e l’aria temperata in arrivo farà sì che il clima assuma caratteristiche prettamente primaverili su tutte le regioni dello Stivale.
Anomalia termica:
dopo il “caldo” di inizio Marzo, vivremo giorni contrassegnati da temperature superiori alla norma. Il diverso posizionamento del fulcro anticiclonico dovrebbe risparmiarci valori termici inusitati ma ciò non toglie che molte città si ritrovino a che fare con valori massimi superiori ai 20 gradi. Un’anomalia che si attesterà attorno ai 3-4, localmente 5 gradi al di sopra della norma.
Un piccolo break?:
Le grandi perturbazioni continueranno a scorrere ad alte latitudini, eppure una circolazione ciclonica secondaria dovrebbe riuscire a staccarsi all’altezza del Regno Unito e della Francia Settentrionale. I Modelli indicano un successivo avvicinamento all’Italia, ove si vedrà costretta ad affrontare la resistenza del muro altopressorio. Da qui nascono le diverse interpretazioni modellistiche, nel senso che taluni Centi di Calcolo ne indicano una maggiori incidenza tanto da riuscire ad inserirsi sulla parte centro settentrionale dell’Italia. Altri, invece, vedono l’Alta Pressione resistere all’assalto smorzandone – non poco – eventuali effetti.
Il rischio delle prime fiammate di caldo:
qualche giorno fa analizzammo le anomalie termiche delle acque superficiali oceaniche a ridosso della Penisola Iberica e del Marocco. Indicammo come plausibili le prime ondate di calore tra Aprile e Maggio. Or bene, nella coda dei più autorevoli Modelli appare uno sprofondamento ciclonico in quella zona con conseguente risalita di una lingua altopressoria subtropicale alle nostre latitudini. Il tutto avrebbe luogo nell’ultima settimana di Marzo, quando il meteo oltre ad essere stabile ed assolato proporrebbe un forte rialzo delle temperature.
Non si vede una via d’uscita:
Purtroppo il costante apporto perturbato alle alte latitudini non depone ad uno smantellamento dell’Alta Pressione neanche nel lungo termine. E’ ovvio che l’arco temporale è ampio e predica prudenza, ma sembrano confermarsi quei segnali che analizzammo in altri editoriali quando parlammo della Nina o delle anomalie termiche delle acque oceaniche.
Focus: evoluzione sino al 25 marzo 2012
Il tempo andrà migliorando con decisione fin dalla giornata di martedì. Da mercoledì sino a sabato avremo condizioni di tempo stabile ed assolato un po’ dappertutto, salvo qualche insidia nuvolosa nelle ore più fredde su valli, pianure e litorali del Centro Nord. Cenni di indebolimento anticiclonico li avremo al sabato, quando spifferi d’aria umida da ovest potrebbero provocare un graduale aumento delle nubi sia al Nordovest che in Toscana.
Indebolimento che potrebbe lasciar affluire correnti più instabili di natura Atlantica, che al momento sembrano destinati più che altro alle regioni del Centro Nord. Potrebbero rivelarsi disturbi di scarso peso, tuttavia non è escluso che la goccia fredda riesca a raggiungerci con maggior vigore causando un temporaneo peggioramento.
Evoluzione sino al 30 marzo 2012
Temporaneo perché, come detto pocanzi, a seguire potrebbe ripristinarsi un regime anticiclonico e stavolta si avvarrebbe di un supporto d’aria ben più mite – o addirittura calda – in risalita dal Nord Africa.
In conclusione.
La siccità che attanaglia le regioni Settentrionali, ma in parte anche le Centrali, sembra destinata ad acuirsi ulteriormente. Una situazione che rischia di diventare davvero grave e la speranza è che il mese di Aprile possa davvero comportare un cambio circolatorio definitivo. Perché poi si andrà incontro alla bella stagione e le occasioni per assalti perturbati degni di tal nome potrebbero calare drasticamente.