A East London, sulla costa orientale del Sudafrica, sono caduti 174 mm di pioggia dalle 6 GMT di venerdì 24 alla stessa ora di domenica 26. Due giorni di pioggia hanno portato ad un accumulo che è oltre il doppio della media mensile, che è di soli 69 mm. Non si è trattato di un evento isolato, visto che Umtata, poco più a nord, ha registrato 120 mm nello stesso periodo.
Sugli spostamenti e i danni causati da Jeanne potete leggere sul Meteogiornale nella rubrica “Canale Tempeste”. Qui segnaliamo solo le forti piogge che si sono registrate all’aeroporto di Orlando, in Florida, dove 89 mm sono scesi in sole 6 ore, tra le 6 e le 12 GMT di domenica 26, accompagnate da venti di 56 mph, con raffiche di 78.
In Saskatchewan, Canada, abbiamo avuto le ultime giornate con ancora il sapore dell’estate. A Weyburn, nel sud, la temperature è salita a 28,7°C sabato 25. Questo valore è 10°C superiore alla media di settembre, e con l’inverno ormai dietro l’angolo, probabilmente non verrà più eguagliato fino all’inizio dell’estate 2005. Altre massime del 25 settembre: Estevan 28°C, Regina 27°C (media massime di settembre 18°C). Caldo anche in Manitoba, con massime di 25°C a Winnipeg e Brandon, 26°C a Dauphin (media massime di settembre 18°C).
A Pontianak, Indonesia, piogge tropicali hanno scaricato 103 mm in 24 ore, dalle 12 GMT di sabato 25 alla stessa ora di domenica 26. Pontianak si trova sulla costa ovest del Borneo, tra il Mar di Giava e il Mar Cinese Meridionale.
Venerdì 24 e sabato 25 forti venti hanno soffiato sull’Islanda. Sabato le raffiche hanno raggiunto le 60 miglia orarie a Reykjavik, mentre a Keflavik si sono registrate raffiche tra 70 e 80 miglia orarie. Domenica questi venti forti occidentali, associati a una profonda depressione con minimo presso le isole Far Oer (980 hpa), si sono spostati sulla Scozia. A Kirkwall, nelle Orcadi, 43 mph (37 nodi, raffiche di 56 mph, ovvero 49 nodi) alle 15 GMT. Alla stessa ora 32 mph a Stornoway, nelle Ebridi, ma erano 40 alle 12 GMT.
Negli ultimi giorni della scorsa settimana è iniziato l’inverno sulla Zugspitze, la vetta più alta della Germania (m 2962). Tre giorni di maltempo, a cominciare dalle prime ore di venerdì, hanno imbiancato abbondantemente la montagna. Nel primo pomeriggio di sabato, ora locale, la neve era alta 40 cm, contro i 20 cm dello stesso giorno, ma alle 0 GMT. La sera di sabato (23 GMT) lo spessore del manto nevoso era salito a 50 cm. Molta neve anche sul Saentis, nell’est della Svizzera (m 2490), dove gli 8 cm alle 0 del 25 settembre sono diventati 29 alle 0 del 26 settembre.
Un caldo più tipico dell’estate che dell’autunno ha interessato buona parte della Bulgaria e della Grecia sabato 25. In Bulgaria, Veliko Tarnovo ha sfiorato i 31°C, mentre Sofia si è fermata a 27°C, che sono comunque 10°C più della media delle massime della fine di settembre. Altre massime del 25 settembre: Plovdiv 31°C, Burgas 30°C, Varna 29°C. Il 26 Sofia 19°C e Plovdiv 23°C, Burgas è stata ancora calda con 27°C. Infatti una linea temporalesca che precedeva un fronte freddo ha interessato la parte ovest della Bulgaria tra sabato sera e le prime ore di domenica, portando piogge intense, forti venti e un sensibile calo termico. Il tutto trova conferma nei radiosondaggi: a Sofia alle 12 GMT del 26 settembre a 850 hpa c’erano 12,2°C, mentre 24 ore prima alla stesa quota c’erano 16,8°C. In Grecia massime, il 25 settembre, di 32°C a Larissa e Iraklio, 29°C a Salonicco.
Venti da sud hanno fatto innalzare sabato 25 il termometro fino a 38°C a Tripoli, Libia, 8°C oltre la media delle massime del periodo. Tripoli normalmente viene relativamente rinfrescata, rispetto al suo entroterra, dalle brezze provenienti dal Mediterraneo. L’origine di questo caldo sulla costa libica è la stessa di quello greco e bulgaro, ovvero la risposta calda sul lato orientale della depressione in azione su Italia ed ex Jugoslavia.