Non passa giorno che i lettori ci spediscono le loro impressioni sui nostri articoli, con riferimenti al passato. Sono molto toccanti i ricordi dei non più giovincelli dell’Italia Nord occidentale, i quali a ragione, ci scrivono: “cosa abbiamo fatto di male per avere un clima così diverso che nel passato?”
Tuttavia, talvolta, si esagera un tantino con i ricordi, così che tutte le annate di un tempo si rammentano fredde e nevose, mentre non è stato proprio così. E’ invece evidente cosa succede negli ultimi tempi, con inverni spesso anonimi per gran parte del nord ovest italiano.
Le proiezioni dei modelli matematici a lungo termine, propongono una certa tendenza ad una guarigione delle forti e pressanti anomalie dell’Italia nord occidentale, dove il freddo che sta maturando in questi giorni, potrebbe durare a lungo e realizzare il noto “cuscinetto d’aria fredda”.
Nei primi giorni della prossima settimana, avremo tempo sovente instabile su buona parte della Penisola, con tendenza al manifestarsi di precipitazioni frequenti anche sul Nord Italia, dove, per le basse temperature, ci sarebbero nevicate a quote basse, e persino in alcune località di pianura, come l’estremo occidente.
La fine del mese vedrà una fase meno rigida su tutta Italia, tuttavia la temperatura, specie nel Centro e nel Sud, potrebbe portarsi su valori più bassi della media.
In tale periodo si avrà un frequente transito di sistemi perturbati provenienti dal Nord Europa che sarà causa di una marcata instabilità atmosferica e di variazioni della temperatura, anche verso il basso, ma non sono vedute ondate di gelo o periodi molto rigidi.
Il freddo maggiore della media, si avrà specie nelle regioni alpine centro orientali, ed in misura minore nel nord Appennino, con frequenti cadute di neve.
La prima decade di dicembre vede solitamente un periodo non eccessivamente instabile, persino con una lieve ripresa delle temperature in quota. Ebbene, anche le proiezioni dei modelli matematici indicano un allentamento delle basse temperatura e dell’instabilità.
I primi dieci giorni di dicembre trascorreranno con cieli nuvolosi, tempo variabile, brevi precipitazioni, ma probabilmente ancora frequenti. Nevicherà sui rilievi, e pare probabile che le nevicate si rinnoveranno specialmente nella catena alpina.
Nel Centro e Sud Italia, il rialzo termico porterà la temperatura a valori più accettabili, la neve cadrà solo nei rilievi maggiori, e con la variabilità del tempo, si avranno periodi di sole alternati a piogge.
Le previsioni indicano una modesta probabilità di freddo tra il 3 e il 4 del mese, per poi indicare una fase più mite, ma generalmente con temperature mai sopra la media.
Si profila un periodo rammentato in tantissime e.mail che ho letto, ma non aspettatevi la neve tutti i giorni. L’Italia ed anche la Val Padana non sono la Baviera, dove, per altro, anche là questi eventi trovano un’alternanza.