Sappiamo che affrontando la tematica “Anticiclone”, si rischia di diventare monotoni. La sua presenza inibisce, sul nascere, qualsivoglia spunto di discussione. Per poterne trovare, siamo costretti a varcare i confini nazionali, recandoci laddove le aree cicloniche dettano legge. Un viaggio che ci porta nelle Isole Britanniche, terra dei Giochi Olimpici e terra di un’estate che non c’è. La costante presenza di aree di Bassa Pressione provoca un mantenimento di condizioni meteo estremamente incerte, a volte pesantemente perturbate e termicamente più vicine all’autunno.
I sistemi nuvolosi, spostandosi verso est, coinvolgono altre Nazioni dell’Europa centro settentrionali. Dalla Germania, alla Danimarca, dalla Polonia alle Repubbliche Baltiche, dalla Scandinava alla Russia Europea. Il fatto che faccia freddo, inibisce eventuali constrasti termici capaci di sviluppare imponenti e pericolose celle temporalesche. Per sentire e osservare tuoni e fulmini, dobbiamo compiere un altro viaggio, stavolta a levante. Sul Mar Nero, infatti, è presente una massa d’aria instabile che provoca condizioni di forte maltempo tra Bulgaria, Romania, Ucraina, ma anche sui Balcani e in Grecia.
L’Italia, invece, negli ultimi giorni è stata raggiunta da una circolazione d’aria fresca che ha sbloccato lo stallo termico e ha creato le basi per una generale attenuazione dell’ondata di caldo. E’ anche vero che su alcune regioni, principalmente nelle zone sottovento rispetto ai venti settentrionali, la colonnina di mercurio ha continuato a superare i 35°C. Anche ieri, per esempio tra Toscana, Lazio e Sardegna abbiamo avuto punte locali di 37°C.
Capitolo temporali. Le Alpi sono sempre in prima linea, lambite continuamente dalle perturbazioni britanniche. Alcuni focolai sono riusciti ad espandersi nelle pianure e ci sono stati degli scrosci di pioggia anche sulle montagne dell’Appennino centro meridionale. Uno scenario che dovrebbe accompagnarci ancora oggi, difatti prevediamo locali precipitazioni – dal pomeriggio – lungo l’arco alpino e nelle zone interne tra Campania, Basilicata e Calabria. Sul nordovest appaiono probabili degli sconfinamenti verso il Piemonte e la Lombardia.
Le temperature non dovrebbero registrare sostanziali cambiamenti, mantenendosi superiori alla norma in molte città. Valori di 35°C e oltre interesseranno le zone interne di Sicilia e Sardegna, diverse città del sud, le aree vallive tosco-laziali e la piana emiliana-romagnola. Insomma, farà caldo.