La profonda depressione Isaak sovrasta imponente l’intera area baltica. I suoi 985 hPa fanno rituffare i territori sottostanti in piena stagione invernale, contrastando notevolmente l’evoluzione meteorologica continentale.
Infatti, è dalle coste africane che si mette in evidenza un cuneo altopressionario, facente capo al picco a 1017 hPa, intento a risalire il Tirreno e portare temperature estive sui territori peninsulari e insulari italiani. Una leggera circolazione ciclonica presente sulle Alpi (1009 hPa) rende questa calda espansione più mite.
L’erosione occidentale da parte della depressione atlantica prosegue nel suo viaggio verso la Francia. Il suo fulcro a 1006 hPa posizionato sopra i Pirenei si muove lentamente verso il cuore transalpino, cominciando a condizionare il tempo sull’Italia nord-occidentale.
L’estate e l’inverno partecipano insieme al panorama meteorologico odierno. Il sussulto altopressionario subtropicale in rimonta sull’Italia e sull’intero Mediterraneo si oppone meteorologicamente al ficcante ciclone disteso sui Paesi Baltici.
Le nubi chiare e gelide che avvolgono l’intera Scandinavia ed i Paesi orientali europei, coinvolti nella sua saccatura, producono rovesci diffusi, anche temporaleschi nelle zone di confine occidentale (Danimarca), e basse temperature.
Ad occidente, l’evoluzione ciclonica atlantica diviene attrice principale. La sua lama occlusiva si impossessa dei versanti pirenaici, intentando un innalzamento latitudinale verso il centro della Francia ed i confini tedeschi durante le prossime 24 ore.