E’ tutta concentrata sul mare nostrum l’attenzione meteorologica per la presenza di una profonda depressione, nata dalla rediviva bassa che per tutta la settiamana ha imperversato sul Mediterraneo finendo temporaneamente sul nord Africa per ora essere rinvigorita da nuova aria fredda e riposizionata sulle nostre regioni meridionali, esattamente sulla Sicilia occidentale; ben visibile il suo centro intorno al quale ruotano nubi piuttosto minacciose: sempre in primo piano le piogge sull’isola e la Calabria, ma un po’ su tutto il centro sud la fenomenologia è presente, mentre al nord il tempo risulta variabile, con maggiori schiarite sul versante ovest e nevicate sui crinali alpini dei versanti esteri a quote piuttosto basse.
La massa di aria artica ha attraversato il centro Europa e dalla Francia alla Polonia passando per tutti gli stati centro orientali, le temperature sono vicine o sotto lo 0°C, ma il tempo è soltanto variabile con miglioramento verso ovest a causa dell’espansione di un cuneo anticiclonico che dall’oceano si sta spingendo appunto sul comparto centrale europeo.
E’ invece nell’area balcanico danubiana che ritroviamo una situazione compromessa, con cieli chiusi e piogge frequenti come anche fenomeni temporaleschi e nevicate a quote medie perchè è qui che agisce il fronte più attivo del sistema perturbato che si estende fino alle nostre regioni centro meridionali.
La situazione è temporaneamente migliorata sulla penisola scandinava e il Baltico, ma un nuovo fronte sta per entrare in azione sulla zona, e già le prime precipitazioni sono in atto sulla Norvegia, dove è atteso un temporaneo aumento termico, mentre fa freddo sul resto dell’area con cilei variabili.
Temperature salite invece sulla Russia, a causa della risalita di correnti meridionali; un novembre spesso sopra le medie, con frequenti correnti meridionali, a causa di discese fredde sui comparti occidentali del continente o al massimo sull’Europa centrale.
In Atlantico campeggia ancora una figura anticiclonica, che si sta portando appunto su paralleli centrali europei, abbandonando temporaneamente i lidi nordici, sotto la spinta di correnti mediamente occidentali che si sono attivate tra la Groenlandia e la penisola scandinava, e che trasportano un sistema perturbato, che sarà l’artefice del peggioramento su quest’ultima.
Ma la nota principale da segnalare sono gli intensi venti che soffiano sul nostro paese, nati dalla notevole differenza barica tra l’area anticiclonica al di là delle Alpi e la profonda depressione che sta agendo sulla nostra penisola, così come tesi sono i venti che trasportano il fronte perturbato sulla Scandinavia.
Per ancora 48 ore l’Italia sarà percorsa da nubi e piogge che si trasformeranno in nevicate a quote medio basse al centro e medie al sud, accompagnate da intensi venti di tramontana, prima che la depressione trasli verso la Grecia e l’anticiclone ristabilisca le condizioni meteo su tutto il paese.
Una pausa interciclonica, che non avrà lunga durata, ma che permetterà un aumento del quadro termico dopo la sensibile diminuzione in atto e che raggiungerà l’apice lunedì, con scarti di parecchi gradi con le temperature attuali.