Le condizioni meteo si avviano verso una lenta guarigione sul bacino centrale del Mediterraneo, grazie allo spostamento della depressione, in lenta attenuazione, dal basso Tirreno in direzione del Mar Ionio.
Quest’evoluzione barica ha portato il maltempo nelle ultime 12-24 ore a concentrarsi fra medio Adriatico e regioni meridionali. Circolazione in senso anti-orario che ha favorito le maggiori precipitazioni fra Abruzzo e Molise (correnti nord-orientali) e le coste del basso Tirreno, dal Golfo di Napoli al cosentino.
Assieme al maltempo anche un ulteriore calo termico, incentivato dal sopraggiungere delle correnti nord-orientali fra medi e bassi strati della colonna d’aria. Notevoli i disagi per le ingenti nevicate su area appenniniche esposte fra Abruzzo e Molise fino a quote medio-basse collinari, ma anche all’estremo Sud si sono rinvigoriti accumuli nevosi fino a quote di bassa montagna.
La novità odierna più rilevante è rappresentata dal graduale costante indebolimento della trottola depressionaria alle varie quote, fino ai bassi strati, con cosiddetta evoluzione a cut-off. Si va infatti a socchiudere, in misura sempre maggiore, l’alimentazione fredda dalle alte latitudini, specie alle medie-alte quote della troposfera.
L’espansione di un corridoio dell’Anticiclone di matrice oceanica, lungo i paralleli dell’Europa Centro-Orientale, ha in tal modo interrotto il fiume d’aria molto fredda di estrazione scandinava e russa, isolando l’area depressionaria mediterranea, in autonoma traslazione verso l’Egeo.
Si spiega così il miglioramento deciso sull’Europa Centrale e nazioni a nord delle Alpi, tutte aree ingentemente colpite da nevicate eccezionali per il periodo in corso.
Il suddetto regime depressionario ora sul Sud, responsabile della sfuriata invernale, è comunque riuscito a caratterizzarsi per entità e persistenza; non è stato certamente una toccata e fuga a causa della prolungata alimentazione, a più riprese, di vari impulsi di masse d’aria molto fredde richiamate direttamente dal Circolo Polare Artico.
Come accennato, ora la situazione è in fase di sblocco e sul nostro Paese tornerà rapidamente l’autunno, con una fase di tempo più stabile e mite. Le temperature non faticheranno a risalire in quanto avremo l’elevazione repentina di un promontorio anticiclonico stabilizzante, il quale sospingerà un flusso di correnti meridionali.
La nuova configurazione barica prenderà spunto da un nuovo affondo depressionario nord-atlantico, in senso meridiano, che, dall’Islanda, si spingerà verso Golfo di Biscaglia e Penisola Iberica.
La nuova ondulazione meridiana determinerà il distacco di un nucleo ciclonico (cut-off) proprio nei pressi dell’Iberia. Risulterà così complicata l’evoluzione verso levante, a causa dell’affermazione, poco più ad est, di un promontorio altopressorio sub-tropicale sul bacino centrale del Mediterraneo, che si espanderà fino ad unirsi al regime alto-pressorio sui settori centro-orientali del Continente Europeo, rafforzando il muro di contenimento.
In un primo tempo saranno dunque le correnti meridionali, all’interno di un regime stabile, a prendere il sopravvento sul nostro Paese, con una situazione davvero capovolta rispetto a quella attuale, considerato che le temperature, in risalita di 10-15 gradi, saliranno persino sopra le medie del periodo.
Il lento approccio della Depressione da ovest favorirà un peggioramento ad iniziare dalle regioni nord-occidentali, con primi piovaschi fin dai primissimi giorni della settimana.
Potrebbe essere l’inizio di una svolta da seguire con attenzione per la settimana entrante, considerato che proprio le regioni di Nord-Ovest sono state l’area più penalizzata nell’ultimo periodo, completamente al riparo da precipitazioni degne di nota.