L’elemento saliente a breve termine.
Nel weekend una blanda saccatura oceanica transiterà sulla Penisola determinando un guasto del tempo sul Nord e in parte al Centro. Al Sud e in Sicilia la dipartita dell’Alta Pressione avverà più gradualmente e non mancheranno ampi spazi soleggiati.
L’elemento saliente a medio termine.
La nuova settimana potrebbe aprirsi con importanti novità. Un impulso piuttosto freddo di origine artica penetrerebbe dall’Adriatico causando un consistente calo termico e forti venti orientali. I versanti esposti verranno interessati da locali fenomeni, anche a carattere temporalesco. E se la diminuzione delle temperature dovesse rivelarsi così corposa, la prima neve di stagione potrebbe giungere sull’Appennino. Resta da valutare se l’aria fredda sarà seguita o meno dalla saccatura, il che tradotto in parole povere andrebbe a condizionare la durata e l’estensione dei fenomeni.
L’elemento saliente a lungo termine.
La circolazione potrebbe risentire della persistenza del blocco anticiclonico, destinato – a quanto pare – a traslare gradualmente verso est.
Il trend a lungo termine:
Si avrebbe così una parziale influenza stabilizzante anche sull’Italia, in particolare nei settori di ponente peninsulari. Ma permarrebbe una discreta circolazione d’aria fredda dai quadranti settentrionali.
Elementi di incertezza:
Da giorni osserviamo con attenzione le varie ipotesi previsionali e da giorni viene proposto un ingresso autunnale consistente. Ora, assodato il calo termico diffuso, resta da valutare la possibilità che l’Italia venga coinvolta dalla depressione artica inizialmente diretta sui Balcani. Le sorti cicloniche dipenderanno inevitabilmente dal posizionamento del blocco anticiclonico oceanico. Lievi spostamento a est oppure a ovest potrebbero difatti tradursi in effetti precipitativi diametralmente opposti.
Fattori di normalità climatica:
Osservando l’andamento termico non possiamo che confermare un sensibile calo delle temperature, che si porteranno ovunque al di sotto della norma stagionale. Per una risalita sembra si debba attendere l’ultima decade del mese.
Le precipitazioni potrebbero invece scarseggiare, tuttavia non escludiamo che un maggiore coinvolgimento peninsulare ad opera della depressione artica possa riservare non poche sorprese.
Focus: evoluzione sino al 20 ottobre 2009
L’ingresso di una saccatura oceanica determinerà, da venerdì, un peggioramento nelle regioni Settentrionali. A seguire gli impulsi instabili si trasferiranno, seppur attenuati, verso il Centro e soltanto in parte al Sud. Domenica i primi sbuffi freddi da nord giungeranno al Settentrione, determinando un miglioramento del tempo. Altrove permane una circolazione da SO con qualche temporale lungo il versante tirrenico.
La prossima settimana potrebbe tingersi d’Autunno. Se le proiezioni dovessero trovare riscontro nei prossimi aggiornamenti, si potrebbe persino parlare assaggio invernale. Il calo termico dovrebbe farsi consistente, dappertutto, mentre le precipitazioni dovrebbe confinarsi in Adriatico e al Sud, con la prima neve sull’Appennino. Evoluzione che pare potersi protrarre sino alla conclusione dello step previsionale, pur con una graduale attenuazione.
Evoluzione sino al 25 ottobre 2009
Nell’ultima decade mensile l’esaurimento della depressione artica e l’espansione verso est dell’Anticiclone oceanico potrebbero facilitare una risalita termica e condizioni di tempo buono.
In conclusione.
Prospettive autunnali che sembrano addirittura tingersi d’Inverno, ma trattandosi di un’ipotesi – peraltro non più così improbabile – è bene andarci cauti e seguire l’evoluzione passo dopo passo.