Alta delle Azzorre, riuscirà a spuntarla?:
Probabilmente sì. Se fino a qualche giorno fa avevamo qualche dubbio derivante dalle insidiose infiltrazioni orientali, le ultime emissioni modellistiche sembrano confermare un graduale consolidamento dell’Alta delle Azzorre nel cuore del Mediterraneo.
Attenzione alle gocce fredde:
ciò che potrebbe creare qualche grattacapo alla smania di conquista anticiclonica è un’insidiosa goccia fredda in inserimento sul basso Mediterraneo. Arriverà da ovest, quindi dall’Atlantico, è andrà a collocarsi grossomodo tra la Penisola Iberica e il nord Africa. Le fondamenta su cui poggia l’Alta delle Azzorre, che porterà i suo massimi sull’Europa occidentale, verrebbero minate alla base e non escludiamo che qualche sussulto instabile sia in grado di raggiungere parte del nostro Paese.
Quadro termico primaverile:
osservando l’andamento termico, sino al medio termine, si evince un rialzo delle temperature che potrebbe regalarci scampoli pienamente primaverili da qui a qualche giorno. Nulla di eclatante, intendiamoci, dopotutto non avremo a che fare con l’Alta Africana che come ben sappiamo possiede ben altre caratteristiche termiche. Niente toglie che le temperature si porteranno leggermente sopra media, sia chiaro, ma non sembrano sussistere le condizioni per la realizzazione di anomalie termiche positive eccezionali.
Gli scambi meridiani:
ne abbiamo parlato in altre circostanze, sottolineando come marzo – non a caso definito “pazzerello” – sia in grado di proporci condizioni meteorologiche diametralmente opposte. Non dovremo stupirci, quindi, se nell’ultima decade del mese l’impianto circolatorio subirà un’altra pesante modifica orientandosi verso il ritorno del freddo anche alle nostre latitudini.
Irruzione Artica?:
Il posizionamento dell’alta delle Azzorre potrebbe rivelarsi essenziale, perché insistendo sull’Europa occidentale andrebbe ad implementare una profonda ondulazione delle correnti d’alta quota con successivo inserimento di un’ampia saccatura Artica nel cuore del continente e nel Mediterraneo. A nostro avviso la percentuale di realizzazione della suddetta configurazione è piuttosto alta.
Focus: evoluzione sino al 23 marzo 2014
Gli ultimi sussulti instabili faranno visita alle regioni meridionali e insulari nelle prossime 48 ore, dopodiché osserveremo un netto miglioramento anche su questa parte del Paese e in tutta Italia si percepirà l’azione stabilizzante dell’Alta Pressione. Si dovrà prestare attenzione all’inserimento della goccia fredda da ovest, che come detto in apertura potrebbe riservare qualche sorpresa tra le Isole Maggiori e al Sud.
Lo scenario di stabilità ci accompagnerà fino all’ultima decade, dopodiché inizieremo ad osservare quei movimenti atti a determinare l’incursione Artica di cui s’è discusso pocanzi.
Evoluzione sino al 28 marzo 2014
Irruzione che potrebbe condizionare, pesantemente, l’ultima decade di marzo che potrebbe riservarci scenari più consoni all’inverno piuttosto che alla stagione primaverile.
In conclusione.
Insomma, marzo sembra voglia confermare appieno le statistiche che indicano un andamento altalenante ricco di colpi di scena.