Il risveglio, in alcune regioni d’Italia, è stato caratterizzato da temperature assai basse e in alcuni casi da nevicate importanti.
Cosa sta succedendo? Beh, chi ci segue sa che al di là dell’Adriatico è in atto un’ondata di gelo e parte dell’aria gelida sta lambendo i settori orientali dello Stivale. Le temperature sono crollate, orientandosi su valori inferiori alle medie stagionali. Nell’entroterra appenninico lo zero termico è collocato attorno ai 700-800 metri, tant’è che città Capoluogo come Potenza e Campobasso fanno segnare anche in questi istanti temperature di 0/1°C. Non stupiamoci, quindi, se è tornata la neve.
Le precipitazioni si sono verificate soprattutto nel corso della notte e ora stanno terminando. Permane qualche pioggia nelle coste della Puglia e nel nord della Sicilia.
E’ importante evidenziare un altro aspetto evolutivo, ovvero che l’ondata di gelo scaverà un vortice di bassa pressione tra Grecia e Turchia, richiamando nuovi impulsi nei prossimi giorni. Dall’Abruzzo in giù continuerà a far freddo per gran parte della settimana, freddo che si farà sentire maggiormente di notte allorquando le inversioni termiche potranno generare forti estese gelate.
Nel weekend, poi, un impulso freddo più consistente potrebbe generare un peggioramento con conseguenti nevicate a bassa o bassissima quota. Gli ultimissimi aggiornamenti dei modelli matematici di previsione ci dicono che dovrebbe nevicate a quote collinari, mediamente dai 500 metri in su. Neve che potrebbe comparire nuovamente anche nelle zone interne della Sicilia, dagli 800 metri in su.
Quest’ultima fase andrà rivisitata nei prossimi giorni in quanto ancora non sappiamo se potrà esserci o meno un coinvolgimento anche di altre regioni d’Italia.