E’ tornato il caldo:
tralasciamo per un momento l’aspetto precipitativo e concentriamoci sull’andamento delle temperature. Avete presente i rollercoaster, le nostrane montagne russe? Ecco, l’andamento è quello: altalenante. Siamo passati dai primi caldi stagionali, al gran fresco. Dall’anomalia termica positiva, all’anomalia termica negativa. Ed ora? Beh, vi sarete resi conto che nelle ultime 48 ore c’è stato un rialzo sostanziale. Ieri, festa della Liberazione, alcune città che si affacciano sul Tirreno hanno raggiunto la massima più alta dell’anno: Napoli e Latina su tutte. Ed è nulla se raffrontato a quel che dovrebbe accadere la prossima settimana: al centro sud e nelle isole, infatti, ci aspettiamo un ulteriore aumento e per la prima volta nel 2013 si potrebbero superare i 30°C.
Instabilità e anticiclone:
due facce della stessa medaglia. Se doveste, anche soltanto per curiosità, dare uno sguardo ai vari modelli previsionali vi rendereste conto del perché su alcune regioni si stanno riproponendo i temporali mentre su altre persiste un’area anticiclonica nord africana. Il vortice ciclonico afro-mediterraneo, posizionato tra l’arcipelago delle Baleari e l’Algeria, ha prodotto la spinta dinamica dell’Alta Africana. Ora, quello stesso vortice sta per tornare sui suoi passi e verrà agganciato da impulsi freschi e instabili proveniente dal nord Atlantico.
Prime ipotesi sul ponte del 1 maggio:
i dettagli previsionali li tratteremo in seguito, in questa sede preme comprendere quali saranno le dinamiche bariche della prossima settimana. Anzitutto, lo si è detto pocanzi, la goccia fredda mediterranea fungerà da calamita verso la profonda saccatura atlantica. L’ampia depressione, inizialmente, prenderà possesso della Penisola Iberica e innescherà una vigorosa circolazione meridionale che investirà le nostre regioni. Ma mentre al nord, in Toscana e in minima parte sulla Sardegna assumerà componente ciclonica, al centro sud alimenterà il promontorio anticiclonico africano. Da un lato avremo condizioni di tempo instabile, dall’altro splendide e calde giornate di sole.
Lo step successivo:
possiamo ipotizzare, al momento, un graduale spostamento dell’intera struttura ciclonica verso levante e il conseguente diretto interessamento del nostro Paese. E’ probabile che la prima decade di maggio possa risentire di condizioni mediamente instabili e di un generale calo delle temperature che dovrebbero in questo modo riportarsi verso valori più consoni alle medie stagionali.
Dominio delle gocce fredde:
analizzando le proiezioni a lungo termine non si intravedono rimonte anticicloniche durature, tali da decretare l’avvio definitivo della bella stagione. Quel che emerge, piuttosto, è l’influenza di gocce fredde nel cuore del Mediterraneo. E’ evidente che dovesse prevalere tale ipotesi, le condizioni meteorologiche resterebbero governate da una persistente instabilità.
Focus: evoluzione sino al 09 maggio 2013
Si profila un weekend all’insegna dell’instabilità per molte regioni d’Italia. Sabato, tra le due giornate, sarà la peggiore in quanto le precipitazioni si verificheranno su tutto il centro nord e in Sardegna. Locali acquazzoni potrebbero insorgere anche sui rilievi del mezzogiorno. Domenica, invece, ecco che l’Alta Africana inizierà a riprendere possesso del centro sud apportando condizioni di prevalente stabilità e un rialzo termico. Nord e Sardegna dovranno sopportare gli effetti dell’instabilità. Scenario, quest ultimo, che si protrarrà presumibilmente al 1 maggio.
Dopodiché dovrebbe prender piede un’apertura ciclonica verso ovest, dettato dall’estensione dell’ampia depressione atlantica in direzione dell’Italia. Confermiamo quindi le linee evolutive precedenti, indicanti una prima decade di maggio all’insegna dell’instabilità e un quadro termico più appropriato al periodo.
Evoluzione sino al 14 maggio 2013
Possiamo supporre, per il prosieguo del mese, un progressivo miglioramento ma non inquadrabile all’interno di quegli scenari di stabilità duratura che decreterebbero l’inizio della stagione estiva.
In conclusione.
Superfluo ribadire l’estrema dinamicità dell’attuale stagione primaverile che, seppur a rilento, inizierà a mostrare i cenni inequivocabili del passaggio di testimone con la bella stagione.