Inauguriamo oggi una nuova rubrica, la cui genesi deriva dall’esigenza di offrire al lettore contenuti meteo approfonditi, ma allo stesso semplici ed essenziali. La “prima puntata” analizza quelli che sono gli aspetti fondamentali dei prossimi 7 giorni, ad iniziare proprio dalla giornata odierna.
Prenderemo in considerazione la situazione attuale e la confronteremo con il profilo termico atteso tra 96 ore, esattamente per la giornata del 20 novembre prossimo venturo. Premessa vuole che si tratti rapidamente la condizione barica attuale, più volte definita prettamente invernale. Or bene, la prima immagine in allegato mostra il profilo termico, base GFS by MeteoGiornale, previsto alle 18Z (19 ora italiana) della giornata odierna. Risulta evidente la presenza di un lago d’aria fredda che si estende dalla Penisola Scandinava, con fulcro sulla Penisola di Kola, fino al bacino del Mediterraneo con passaggio sull’Europa Centrale.
E’ bene evidenziare un polo freddo poco a nord dell’arco alpino centro orientale, ove i valori alla quota di riferimento (850 hPa) raggiungono punte di -8 e -6 gradi centigradi. Superfluo rammentare le nevicate che sono cadute copiose in molti stati dell’Europa centro orientale, nel corso delle ultime 24 ore in particolare su Austria e Baviera.
La traslazione dell’arco temporale verso la settimana prossima ventura, ci porta ad analizzare un repentino cambio circolatorio in tutte quelle zone che attualmente risultano interessate dall’ondata di freddo.
Il parametro che prendiamo in considerazione è quello della differenza di temperatura, sempre riferito alla quota di 850 hPa, tra le 06Z di oggi e la stessa ora del 20 novembre. Vale a dire martedì prossimo. Orbene, i colori vivaci, nella colorazione che va dall’arancione tenue al rosso acceso, rappresentano le differenze di temperatura che andranno a manifestarsi sul territorio europeo. Balza subito all’occhio, anche dei più distratti, il sensibile aumento delle termiche. Addirittura vi saranno zone del continente ove, tra oggi e le prossime 96 ore, avremo degli scarti termici positivi compresi tra i 14 ed i 16 gradi. Nello specifico il Mediterraneo occidentale ed i settori centrali europei
La causa, trattata in occasione del bollettini previsionale a medio termine, è dovuta all’ondulazione ciclonica franco-britannica, responsabile di un richiamo mite nord africano in direzione del Mediterraneo centrale. Aria umida, stasi anticiclonica al sud, lato adriatico e parte del centro. Mentre al nord dovrebbe giungere piogge persino copiose.