Quindi, ricapitolando. L’Anticiclone, pur restando ancorato all’Italia, verrà costretto sulla difensiva dal ritorno di quella “goccia fredda” isolatasi sulla Penisola Iberica. In Spagna, per chi non fosse informato, le ultime 24 ore sono state condizionate da un tempo a tratti perturbato con piogge torrenziali e alluvioni lampo. Non mancano i temporali e neppure le prime intense grandinate di stagione.
Da noi, giusto dirlo, si ripresenterà un po’ meno vigorosa anche se ci sarà un tentativo da parte dell’Atlantico di donargli energia. Tentativo vano, perché mentre la perturbazione si porterà in Italia, ad ovest si assisterà ad un ritorno anticiclonico. Quel che è certo è che avremo una spiccata variabilità diurna, che avrà maggiori ripercussioni nelle zone montone e limitrofe laddove torvi annuvolamenti provocheranno acquazzoni e temporali.
Prima attraverseremo la giornata di giovedì, che correrà via tra sole, qualche velatura, un po’ di nubi basse mattutine sulle coste Adriatiche e delle formazioni nuvolose torreggianti pomeridiani sulla dorsale appenninica. Queste nubi, a differenza di oggi, saranno un po’ più cariche d’energia e potrebbero dar sfogo a qualche improvviso acquazzone. Le temperature, comunque, resteranno superiori alle medie stagionali e le massime raggiungeranno punte di 23-24°C.
Venerdì qualche cambiamento si avrà nelle regioni del Nordovest, le prime ad essere raggiunte dalla perturbazione iberica. La nuvolosità diverrà irregolare e potrà provocare qualche pioggia sparsa, anche a carattere temporalesco. Nei rilievi alpini si riaffacceranno spruzzate di neve al di sopra dei 1800 metri. Annuvolamenti qua e là si vedranno anche sulle regioni di Nordest e lungo la dorsale appenninica, a prevalente sviluppo pomeridiano. Anche in questo caso si potranno verificare degli scrosci di pioggia.
La giornata di sabato potrebbe risultare un po’ più instabile al Nord e su gran parte delle aree interne del Centro Sud. Le temperature, complice la maggiore nuvolosità e i fenomeni, dovrebbero registrare un calo nei valori massimi al Settentrione e localmente nelle regioni Centrali.
Da domenica e sino a martedì avremo un trasferimento, graduale, dell’instabilità diurna al Sud Italia mentre altrove tornerà ad affermarsi l’Alta Pressione. Instabilità che verrà incentivata anche dall’intrusione di qualche spiffero d’aria fresca dai quadranti orientali o settentrionali, con conseguente lieve calo termico anche nelle regioni Meridionali. Il tutto dovrebbe esaurirsi abbastanza rapidamente ed ancora una volta la struttura anticiclonica dovrebbe mettere a tecere le note instabili un po’ ovunque.