L’autunno non sembra conoscere proprio mezze misure, il maltempo ha messo in ginocchio oltre mezza Italia negli ultimi 10-15 giorni: prima il Settentrione e poi anche il Meridione hanno subito la furia di piogge in qualche caso eccessive con annesse disastrose alluvioni che hanno portato morte e distruzione. Questa pesantissima svolta perturbata ha cambiato totalmente la piega dell’autunno: volgendo lo sguardo indietro, la caratteristica principale del mese di ottobre è stata infatti la penuria di precipitazioni, per il dominio di un campo di alta pressione che, specie in una prima fase, ha avuto connotati afromediterranei.
Le maggiori piogge nel mese di ottobre si sono concentrate in genere all’estremo Sud, ma hanno lambito anche i settori alpini orientali. La Sicilia è stata l’unica regione a ricevere precipitazioni particolarmente abbondanti e con scarti ben superiori alla norma, anche più del doppio: l’Isola sta vivendo un periodo di straordinarie piogge, l’anno 2011 presenta un surplus pluviometrico davvero sorprendente. In generale il deficit delle precipitazioni di ottobre, considerato l’intero territorio nazionale, è stato pari al 30%, ma sono stati soprattutto i settori di Nord-Ovest e le regioni centrali a risentire della siccità più pesante. In tutte queste zone non è caduta nemmeno la metà della pioggia che dovrebbe di norma venir giù nel corso del mese.
Fa sensazione vedere Piemonte e Liguria fra le regioni che più hanno risentito del deficit di piogge ad ottobre, ma se proprio vogliamo essere più esaustivi va detto che l’acqua è caduta quasi con il contagocce già dalla scorsa primavera, se si esclude una breve fase piovosa occorsa in piena estate. La situazione si è poi bruscamente capovolta a novembre e proprio le regioni di Nord-Ovest sono state le più colpite dalle grandi piogge: in pochi giorni è caduta una valanga d’acqua, con punte localmente superiori ai 600 millimetri di pioggia.
Dal punto di vista termico, l’andamento d’ottobre è stato un po’contrastante fra una prima metà di mese decisamente calda ed una seconda metà del mese molto più fresca, con i primi precoci freddi quasi invernali. Nel complesso, il mese è così risultato quasi in media climatica (anomalia molto contenuta pari a +0.13°C), con clima un po’ più caldo al Nord-Ovest e regioni centrali tirreniche (nel complesso punte d’anomalia tra i +0.5°C ed i +1.0°C), mentre sui versanti adriatici si sono avuti locali scarti negativi dalla norma, per via del frequente afflusso di correnti settentrionali d’estrazione balcanica. Fresco ancor più accentuato in Sicilia, dove a far la differenza è stato anche il maltempo che si è presentato a più riprese.