In molti si chiederanno il perché di tutte quelle nubi visibili dal satellite. Ma basterebbe mettere il naso fuori casa per rendersene conto. Ovviamente non ovunque, perché alcune regioni possono godere di ampi spazi di sole. *Diciamo che su ¾ d’Italia abbiamo annuvolamenti più o meno consistenti* ed in alcuni casi siamo in grado di scorgere addirittura le prime celle temporalesche. Ad esempio ad ovest della Sicilia, o sull’alto Piemonte.
Ma cosa sta avvenendo? Beh, anzitutto dobbiamo dirvi che l’Alta Pressione è defilata ad ovest e per il momento il fulcro è collocato a ridosso della Penisola Iberica. Ad est, sulla regione balcanica, permangono sacche d’aria instabile che incentivano una discreta circolazione settentrionale lungo l’Adriatico. Sulle regioni di ponente, invece, affluisce un po’ d’aria umida ed è per questo che osserviamo – fin da ieri – vivaci addensamenti ed anche delle precipitazioni.
Quel che possiamo aggiungere, e per confutarlo non vi sarebbe neanche necessità di osservare le mappe previsionali, è che col passare delle ore prenderà corpo una vivace attività temporalesca. Verranno coinvolti tutti i principali rilievi, quindi Alpi e dorsale appenninica. Le carte ci servono per stabilire le aree dove andrà a manifestarsi la fenomenologia maggiore: quasi sicuramente nelle zone interne abruzzesi, con probabili sconfinamenti sull’entroterra laziale. Anche in Irpinia e nel Matese, così come pure sul settore ionico della Calabria e nelle zone interne orientali della Sicilia.
Ma vi saranno fenomeni temporaleschi anche sull’Appennino settentrionale, nell’entroterra ligure e sulle montagne del Nord Italia. Qui possiamo aspettarci qualche sconfinamenti sulle Prealpi e sulla fascia pedemontana adiacente. Soprattutto al Nordest. Possibili, infine, temporanei acquazzoni anche nelle aree confinali tra l’Emilia Romagna e il Veneto, quindi in pianura. Trattandosi d’instabilità diurna, verso sera assisteremo all’attenuazione dei fenomeni praticamente ovunque, eccezion fatta per residui piovaschi su ovest Alpi e sporadici acquazzoni sui litorali lucani.