Dopo circa 12 mesi di anomalie termiche positive, sul Plateau Antartico la medie sono crollate ben al di sotto della norma. In particolare al Polo Sud geografico dove, dopo aver archiviato l’anno più caldo di sempre (2009), il primo trimestre 2010 si è contraddistinto per un’impennata delle temperature. Il mese in corso invece, è iniziato all’insegna del freddo e prosegue secondo questo trend. Alla base americana Amundsen-Scott, la progressione delle minime è stata la seguente:
09.04 -68,6 °C
10.04 -70,4 °C
11.04 -71,0 °C
12.04 -73,0 °C
13.04 -73,7 °C
Il valore estremo è, in assoluto, il più basso dall’1 settembre 2006 (-75,8 °C) e, per quanto riguarda aprile, un dato che non si raggiungeva dal 1998 (23 aprile: -74,0 °C). Ma, trascorse le prime due decadi, è adesso il caso di concentrarsi sulla media, che sta toccando un livello eccezionale; come mostra il quadro dei precedenti più freddi, se la tendenza proseguirà, il 2010 stabilirà un record storico:
1964 -61,3 °C
2000 -61,8 °C
1958 -62,1 °C
1998 -62,6 °C
2010 -64,2 °C (1-20 aprile)
Va detto che, il 20 aprile, la minima è stata di -72,4 °C e, al momento, non si colgono segnali di inversione di tendenza. Per quanto riguarda il resto del Plateau Antartico, alla base italo francese Concordia il 16 aprile si sono misurati -76,9 °C che rappresentano il valore più basso mai raggiunto nel mese da quando la struttura è operativa (2005). Alla stazione automatica Dome A, sempre il 16 aprile si sono toccati i -76,8 °C mentre alla base russa Vostok il 19 aprile i termometri hanno segnato -75,7 °C; qui la media del periodo 1-20 aprile è stata di -67,1 °C con uno scarto di -2,3 °C rispetto alla norma.