Sembrerebbe quasi una riproposizione dell’immagine di ieri, quando sottolineammo l’esposizione orografica verso il Grecale di alcune delle nostre regioni. Quello che in gergo definiamo “stau” oggi è ancora più evidente: nubi contro la dorsale appenninica orientale e adriatiche sotto la neve. L’effetto rilievo esalta lo sviluppo di nubi convettive, che scaricano al suolo precipitazioni localmente abbondanti nelle zone interne.
Non solo. Il transito dell’aria gelida sulla superficie marina sta generando altre nubi convettive, che sospinte dai venti di Grecale giungono dapprima sui litorali e successivamente sull’Appennino. E’ evidente come il versante tirrenico, sottovento, riceva la componente secca del Grecale: i cieli appaiono sereni in Toscana, Lazio, gran parte dell’Umbria e sulle coste campane.
Dopodiché ecco che il vento ridiscende di quota e sfocia sul Tirreno, dove si carica nuovamente d’umidità originando addirittura dei temporali – le fulminazioni sono contrassegnate dal quadratino rosso contenente una piccola croce gialla – che provano ad avvicinarsi alle due Isole Maggiori.