Ombrelloni, ventilatori, condizionatori. Questi gli oggetti che più si addicono al fine settimana alle porte, sintomo di un’estate ancora viva e che avrà modo di esprimersi nel pieno delle proprie calde potenzialità. Lo scenario meteorologico riscontrabile a livello europeo disegna un copione autunnale sui settori settentrionali ed occidentali, paradossalmente tali effetti vanno a ripercuotersi diversamente sul Mediterraneo centrale. Un’area di bassa pressione atlantica ruota attorno ad un minimo di pressione posizionato in prossimità delle isole britanniche, estendendosi verso sud.
La propagazione franco-iberica fa sì che per tutta risposta un flusso di calde correnti nord africane, provenienti direttamente dal Sahara, giungano fin sulle nostre regioni. Caldo che, come detto anche ieri, si farà intenso e potrà determinare temperature prossime ai 40 gradi in alcune aree interne delle isole maggiori e dell’estremo sud. Le rilevazioni termiche del primo mattino mostrano come i venti caldi soffino decisi proprio su Sicilia e Sardegna. La stazione di Alghero, alle 06:50, aveva già una temperatura di 28 gradi. Palermo Punta Raisi, alle 07:20, 26 gradi.
Aria calda che va propagandosi verso nord, sempre alle 07:20 la stazione di Bergamo Orio al Serio registrava una temperatura di 23 gradi, Bologna Borgo Panigale 24. E’ pur vero che, se osservassimo con attenzione l’immagine satellitare del primo mattino, noteremmo nubi di una certa consistenza interessare le regioni del nord. Nubi che localmente si impregnano di cumuli temporaleschi, dando origine a tuoni e fulmini su alcune località occidentali o come per esempio su Trieste.
Banda nuvolosa che risale il Mediterraneo sospinta dalle calde correnti sud occidentali, addossandosi in particolare sui rilievi nord occidentali ove oggi, sempre al pomeriggio, potranno esservi ancora dei temporali. Non mancheranno neppure sulle aree nord orientali e si prevedono locali sconfinamenti in direzione delle zone pedemontane. Inoltre l’immagine satellitare evidenzia la presenza di altra copertura, diretta verso la Sardegna, la Sicilia e le regioni centrali. Trattasi di nuvole essenzialmente medio alte provenienti dall’entroterra nord africano, quelle nubi che ieri, in serata, originavano temporali tra Marocco ed Algeria.
L’analisi delle mappe precipitative, tuttavia, non evidenzia la possibilità di fenomeni annessi, che resteranno quindi relegati alle sole regioni alpine e prealpine. Prepariamoci comunque ad affrontare giorni di gran caldo e se ora l’aria si presenta relativamente secca, ossia con valori di umidità relativa bassi e quindi caldo torrido, lo scorrimento sul Mediterraneo ne determinerà un arricchimento, così che oltre alle temperature elevate dovremo sopportare anche la fastidiosa senza di afa.