GENNAIO 2013, +0.52°C SOPRA LA MEDIA – Dopo il mese di dicembre un po’ più freddo del normale ([url=https://www.meteogiornale.it/notizia/25964-1-dicembre-2012-sottomedia-solo-febbraio-e-stato-piu-rigido]leggi qui l’approfondimento sull’ultimo mese del 2012[/url]), la situazione si è completamente ribaltata a gennaio che è risultato nel suo complesso leggermente più mite: lo scarto dalla norma a livello nazionale è stato di circa mezzo grado, ma nel dettaglio le anomalie termiche positive più accentuate hanno interessato il Nord Italia, con particolare riferimento ad Alpi, Prealpi e pianure a nord del Po. Ad incidere su quest’andamento termico sono stati gli anticicloni relativamente miti avuti sia all’inizio che alla fine del mese, con tepore un po’ anomalo che non è certo mancato soprattutto sulle zone montuose.
PRECIPITAZIONI IMPORTANTI – Il ruolo appena citato degli anticicloni è stato comunque abbastanza marginale: le secche di gennaio sono state molto brevi e per gran parte del mese si sono avuti passaggi perturbati in serie. Sarà mancato il grande freddo, ma le precipitazioni non sono affatto mancate: secondo i dati ISAC-CNR, la piovosità media ha superato nel complesso sulla Penisola il 42% rispetto ai valori medi. Le maggiori precipitazioni hanno colpito parte del Triveneto e la Sicilia: per l’isola è ormai una costante avere dati pluviometrici spesso in eccesso rispetto alle medie. Tra le aree con minori precipitazioni, figura la Sardegna meridionale ed il Nord-Ovest, con particolare riferimento alle zone alpine più riparate rispetto ai transiti da ovest delle perturbazioni.