L’anomalia della circolazione atmosferica sul nostro Emisfero, tanto decantata per spiegare l’eccezionalità del mese di marzo, ha continuato ad avere importanti riflessi anche in questa prima parte d’aprile. L’inverno è infatti proseguito senza sosta su un’ampia fetta del Continente, a causa d’ulteriori apporti artici scesi dalle latitudini nordiche, per un forte anticiclone centrato tra Islanda e Groenlandia.
Come evidenzia la mappa in basso (fonte NOAA), dal 31 marzo al 6 aprile hanno prevalso anomalie termiche negative diffuse (seppur meno marcate rispetto al periodo precedente) su tutta l’Europa Centro-Settentrionale, ma anche su parte delle aree meridionali specie la Penisola Iberica. Fanno invece eccezione le aree balcaniche, l’Egeo ed il Sud Italia, che hanno maggiormente risentito dei flussi più caldi nord-africani.