Casa dolce casa. Sembra essere il nord Italia la sede preferita dal ciclone oceanico per porre le proprie radici. Ancora diffusa l’instabilità che tende a protrarsi sino alla Sardegna.
In Europa
I flussi umidi atlantici vanno ad alimentare una già corposa struttura depressionaria impiantata sul centro Europa. I rinvigorimenti sono notevoli, basti osservare la nuova carica nuvolosa che dalle Baleari punta dritta verso la Sardegna apportando nuove precipitazioni.
L’area ciclonica è ben strutturata: tre sono i cardini barici che ne fissano la posizione. Il primo è posizionato sul Golfo Ligure, il secondo al largo di Barcellona ed il terzo in area bavarese.
Queste tre falle bariche contrastano notevolmente l’innalzamento dell’alta pressione nordafricana, rendendo vano ogni suo tentativo di risalita.
Il cuore della perturbazione si mostra essere anche oggi l’area alpina con una notevole estensione verso i Paesi Bassi a nord e l’Austria ad est, dove diffuse sono le nubi basse cariche di pioggia.
Chi ha la peggio di fronte a questo rinvigorimento perturbativo è la Francia che si trova, nuovamente, inondata da temporali e nuvole voluminose.
La lunga striscia occlusiva che ieri dominava la scena occidentale europea oggi ha alzato il suo raggio d’azione andando ad influenzare l’alta Scozia.
Ancora solida la presenza altopressionaria sui Paesi scandinavi, ma attenzione, dall’immagine si scorge la nascita e l’avanzata silenziosa di un allungato fronte freddo artico, per ora disteso lungo i settentrionali territori finnici.
In Italia
Cielo molto nuvoloso a nord con precipitazioni sparse localizzate soprattutto sul settore alpino; fenomeni che però tendono ad estendersi di gran lena anche sulle aree pianeggianti.
Al centro la nuvolosità è variabile con una tendenza all’intensificazione sulla Sardegna. Precipitazioni sparse con temporali condizionano il settore adriatico.
Nubi in aumento al sud fanno prevedere prossime precipitazioni ben distribuite su tutte le Regioni.