Continua a persistere l’ondata di freddo che attanaglia una buona parte d’Europa e l’Italia. La posizione assunta dall’alta pressione in Atlantico consente una massiccia discesa di aria molto fredda al momento soprattutto in quota su gran parte dell’Europa centrale e orientale, ma con riflessi anche in quella occidentale.
Come era logico aspettarsi, al momento della discesa delle correnti fredde, il centro e l’est europeo erano appena uscite da una fase climatica piuttosto mite, con poco freddo nei bassi strati. Questo al momento della discesa dell’aria fredda anche nelle nostre regioni non ha consentito un calo termico notevole anche al livello del suolo. Quindi chi si aspettava un freddo eccezionale anche nei bassi strati è stato smentito.
Tuttavia la persistenza della circolazione a carattere freddo sull’Europa consentirà un constante calo della temperatura su vasta scala nel continente. Di riflesso aprirà la strada a prospettive decisamente fredde anche nel nostro paese, qualora il tipo di circolazione così marcatamente freddo dovesse persistere.
Attualmente la formazione di una intensa depressione all’altezza dell’Italia centrale ha consentito al blocco di aria molto fredda alle quote superiori di scendere sin verso il nostro paese alimentando le condizioni di maltempo al centro e al sud, con condizioni ideali per la caduta di nevicate a quote basse. Al momento la circolazione depressionaria fa perno all’altezza dell’Italia centro-meridionale, ove le precipitazioni stanno cadendo in alcune località in modo piuttosto abbondante. I geopotenziali molto bassi e le temperature a 500hpa piuttosto fredde, nell’ordine dei -33°C, consentono la caduta di rovesci di neve a quote bassissime anche sul litorale tirrenico. Questa mattina infatti, ritroviamo alcuni brevi episodi nevosi interessare anche i quartieri alti di Napoli, dopo che, durante la mattina di ieri alcuni brevi rovesci di gragnola e nevischio hanno interessato la capitale.
Nelle prossime ore l’ulteriore spostamento della depressione verso SE porrà gradualmente fine agli episodi di maltempo nel versante tirrenico, mentre continueranno almeno sino a venerdì su quello adriatico, dove si rinnoverà la possibilità di episodi nevosi a bassissima quota e localmente sin in pianura. In queste ore la formazione di un minimo secondario nella Sardegna occidentale potrebbe provocare un temporaneo peggioramento del tempo sull’isola con condizioni di tempo generalmente nuvoloso e piuttosto instabile. Durante la giornata di ieri sull’isola si sono verificate abbondanti nevicate, mediamente oltre i 400, 500 metri, con neve generalmente oltre i 200 metri nel settore orientale della regione. Locali episodi nevosi hanno interessato a tratti anche la costa, si è trattato nel complesso di fenomeni molto episodici.
Se nel Mediterraneo l’arrivo dell’aria fredda sta provocando numerosi episodi di maltempo, con la formazione di frequenti aree nuvolose, sul nord Italia il tempo seguita a mostrare il suo volto più stabile. Dalla Toscana in su infatti, le nubi si fanno generalmente inconsistenti ed alte e le precipitazioni sono assenti o assolutamente irrilevanti. Una ritornante occlusa tende ad investire parte delle regioni del NE e nel corso della giornata potrebbe provocare qualche debole nevicata, generalmente sin in pianura. Il tempo migliore lo ritrovano senza dubbio i settori alpini e le regioni di NW che in questa fase risultano in assoluto le più protette dalle nubi.
Nel resto d’Europa il tempo risulta essere abbastanza buono e con poche precipitazioni, quasi ovunque tende ad essere freddo, eccetto le aree interessate direttamente dall’alta pressione che godono di temperature miti. Al momento la zona d’Europa più temperata è l’Inghilterra, che sta vivendo già da alcuni giorni tempo buono e stabile, in un contesto termico gradevole. Tempo buono e abbastanza mite anche su Portogallo e la parte più occidentale della Spagna, con temperature anche qui non particolarmente basse. Sereno o poco nuvoloso anche in Francia, ma qui la discesa di aria fredda innescata dall’alta pressione si fa sentire parecchio. I venti sono forti di maestrale e le temperature rigide, anche in quota.
L’evoluzione del tempo nei prossimi giorni risulta molto difficile da stabilire poiché i modelli seguitano a manifestare notevole difficoltà nel prevedere le reazioni del Mediterraneo in conseguenza di incursioni fredde notevoli. Alcune proiezioni modellistiche stamattina propongono per venerdì la discesa di una parte di aria fredda dalla valle del Rodano con la formazione di una depressione all’altezza del golfo del Leone, ma in rapido spostamento verso SE. Risulta ancora da valutare l’effettiva attendibilità di queste proiezioni. Anche nel caso questa possibilità dovesse poi avere riscontro nella realtà, al momento risulterebbe comunque piuttosto marginale la sua influenza anche al settentrione, per diversi motivi: primo su tutti l’eccessiva invadenza dell’alta pressione ad ovest del continente che farebbe slittare il minimo molto rapidamente sulla Sardegna.
Spingendosi ad una visione del tempo nel lungo termine pur nella sua generale inattendibilità si può ipotizzare un prolungarsi della fase fredda anche per i primi giorni di febbraio. Alla luce dei modelli attuali infatti pare che l’alta pressione atlantica non si distenda più verso l’Europa centro-occidentale come veniva proposto dalle proiezioni di ieri. In risposta ad una situazione di crescente NAO negativa l’anticiclone parrebbe restare nella medesima posizione di questi giorni, continuando a riversare aria fredda in direzione principalmente dell’Europa centrale e orientale. Potrebbe essere possibile anche una ulteriore risalita dell’alta pressione verso nord, con parziale liberazione della posta occidentale, e con conseguenze ancora tutte da valutare, ed eventualmente, da confermare nel corsi dei prossimi run.