L’Anticiclone sub-tropicale, insistente da diversi giorni sul Mediterraneo centrale, inizia a mostrare i primi segni di cedimento, per il momento più evidenti solo sulle regioni settentrionali italiane.
Tale graduale erosione della struttura altopressoria è favorita dalla lenta avanzata di una circolazione ciclonica sul cuore della Penisola Iberica, mentre nei giorni passati il perno depressionario era posizionato più ad ovest, al largo del Portogallo.
Un transito evolutivo davvero molto lento, che determina inevitabilmente condizioni di maltempo persistente tra Spagna, Portogallo e parte del Marocco. Diffuse le aree temporalesche in azione, che solo nella giornata di ieri hanno portato oltre 40 millimetri di pioggia sulla capitale spagnola Madrid.
Attualmente un’intensa supercella temporalesca, lungo il flusso di correnti ascendenti che alimentano il nucleo ciclonico sulla Penisola Iberica, si estende dalle Isole Baleari verso le coste della Catalogna.
Nel frattempo, fin dalla scorsa notte, nuvolosità frastagliata e scarsamente organizzata è giunta sul nord e sull’alto Tirreno, per estendersi in queste ore anche verso l’Umbria e le Marche.
Un’area nuvolosa piuttosto debole, nient’altro che l’avanguardia del sistema nuvoloso ben più organizzato presente sulla Spagna, con relativo minimo barico presente a tutte le quote.
Un po’ a sorpresa è stata capace di determinare piovaschi sparsi dapprima al nord-ovest e fino al Triveneto, ma con quantitativi generalmente irrisori, praticamente non tali da determinare vere e proprie giornate piovose (per convenzione OMM, una giornata è considerata piovosa quando in una data località cade almeno 1 millimetro di pioggia nelle 24 ore giornaliere).
L’altra faccia della medaglia è rappresentata inevitabilmente dal richiamo caldo in azione su gran parte delle regioni centro-meridionali in seno alla risalita stabilizzante sub-tropicale, e che ancora influenzerà gran parte delle regioni centro-meridionali per le prossime 24-36 ore.
Nella giornata odierna sono state svariate le località che hanno raggiunto valori di 30 gradi, specie fra Lazio, Sardegna e Sicilia. Nelle zone interne della Sardegna appena ieri sono state raggiunte punte di ben 35 gradi.
La rimonta calda di stampo pre-frontale tenderà ulteriormente ad intensificarsi nelle prossime ore, con maggiori effetti diretti sulle due isole maggiori, ove in quota si risentirà di un ulteriore riscaldamento, con isoterme ad 850 hPa localmente superiori ai +20°C,
Questo caldo, con valori di svariati gradi sopra la media, segue l’energico raffreddamento avuto la scorsa settimana su tutto il centro-nord e la Sardegna. Uno sbalzo termico notevolissimo, e sul breve-medio periodo non sono attese altre repentine variazioni termiche di tale vigore, nonostante l’atteso peggioramento.
Il week-end si annuncia instabile, ed a tratti persino perturbato, con coinvolgimento diretto anche delle regioni settentrionali. Il cut-off iberico seguirà infatti una traiettoria più settentrionale rispetto alle proiezioni modellistiche diffuse negli scorsi giorni dai principali centri di calcolo.