In un quadro di generale normalità climatica, il 25 settembre spicca la temperatura minima registrata dalla stazione automatica australiana di Dome Argus (4.084 m), ubicata nell’area più elevata del Plateau Antartico. I sensori si sono infatti bloccati a -76,4 °C, dato degno di nota se si considera che la stagione invernale sta ormai giungendo al termine. È vero infatti che, lo scorso anno, si raggiunsero i -77,4 °C (11 e 16 settembre), mentre nel 2007 si toccarono i -81,4 °C (3 settembre), ma il passaggio fra la seconda e la terza decade del mese segna anche un rialzo delle medie, per via della sempre maggiore intensità della radiazione solare. Il dato attuale, che rappresenta anche la punta minima mensile, va piuttosto messo in relazione ai -75,5 °C del 30 settembre 2007.
Anche alla base russa Vostok il 25 settembre i termometri sono scesi fino a -72,2 °C, mentre la minima del giorno 26, probabilmente inferiore, non è stata trasmessa. Di segno opposto, invece, la situazione al Polo Sud geografico, dove si sono osservate le seguenti massime:
24 settembre -36,1 °C
25 settembre -37,1 °C
26 settembre -40,9 °C
Qui, negli ultimi giorni, i valori sono notevolmente aumentati (fino all’equinozio del 22 settembre oscillavano attorno ai -65 °C), compromettendo la media finale, che sarà certamente superiore alla normale (1957-2008: -59,2 °C) di circa 3 °C.
Mese freddo nella base costiera inglese Halley: il periodo 1-26 settembre mostra una media di -28,5 °C (-2,1 °C sulla normale) che, se confermata, rappresenterebbe il valore più basso dal 2002 (-31,7 °C in quel mese). Notevole poi la discesa del 27 settembre: alle 0400 UTC si misuravano -40,2 °C.