L’alta pressione si è fortemente sbilanciata verso nord-nord/est, andando ad invadere le zone settentrionali europee, con massimi barici al suolo collocati fra Danimarca e settori meridionali della Svezia. Naturalmente, questo slancio del campo anticiclonico crea ulteriori difficoltà al flusso atlantico, costretto a deviare a latitudini più alte: le correnti umide sud/occidentali, dopo aver parzialmente lambito Italia e Scozia, sono indotte a salire in direzione delle coste norvegesi centro-settentrionali.
La radice di questo vasto anticiclone, almeno in quota, si mantiene tra la Penisola Iberica e la Francia sud/occidentale: proprio su queste aree si mantiene attiva una componente calda sub-tropicale che alimenta la struttura anticiclonica, apportando temperature persistentemente elevate soprattutto in Spagna e Portogallo. Molto lievi gli abbassamenti rispetto ai picchi degli ultimi giorni, in quanto sono ancora stati localmente raggiunti i 35 gradi nella portoghese Evora ed in Andalusia.
Se da una parte sale ancora l’aria calda, ecco che dalla parte opposta osserviamo invece una cospicua discesa di correnti artiche, anche per effetto di quest’espansione anticiclonica verso il Nord Europa. Un vero assaggio d’inverno per la Scandinavia, dove si sono avute le prime discrete gelate notturne con valori sottozero, ma anche per buona parte del comparto centro-orientale europeo: basti pensare che sulle principali capitali il termometro è rimasto sotto i 10 gradi anche nelle ore diurne, a Mosca non si sono superati i 6 gradi di massima.
Parte di quest’aria più fredda ha raggiunto i Balcani e, scorrendo sul bordo meridionale dell’anticiclone, è dilagata anche sull’Italia. La costruzione di un regime ciclonico ha innescato una perturbazione a prevalente carattere temporalesco, i cui effetti odierni si sono andati a concentrare fra il Sud e le due Isole Maggiori. Sul nord della Sicilia si stanno registrando le precipitazioni più importanti nelle ultime ore, con accumuli anche superiori ai 100 millimetri nell’entroterra messinese, zona ove sono sempre temute le situazioni alluvionali lampo.