L’elemento caratteristico di novembre è stato indubbiamente la piovosità eccezionale sull’Italia, che avrebbe superato il dato medio statistico addirittura di oltre il 250%. A fare la parte del leone, per la pioggia, è stato soprattutto il Nord Italia ma anche i versanti tirrenici.
In molti casi la pioggia caduta è stata da record. Di sicuro il novembre di quest’anno è stato uno dei più piovosi del nuovo secolo, probabilmente il più bagnato proprio dal novembre del 2000 che fu lo stato eccezionalmente ricco di pioggia.
Queste piogge così preponderanti hanno colmato il deficit pluviometrico che si era registrato nella prima parte dell’autunno. Un po’ tutta la Penisola ha avuto piogge abbondanti e superiori alla norma, anche se le prevalenti correnti occidentali hanno lasciato un po’ al riparo i versanti adriatici e parte del Sud.
La piovosità di novembre è andata a braccetto con temperature relativamente alte, nonostante non siano mancati periodi più freddo. Nel complesso, novembre 2019 è stato il decimo più caldo dal 1800 secondo i dati ISAC-CNR, con un’anomalia termica pari a +1.33°C rispetto alla media del periodo 1981-2010.
Le anomalie termiche si sono distribuite in modo abbastanza omogeneo, anche se tra il Nord-Ovest e la Sardegna ha prevalso clima più fresco con temperature prossime alla norma. Si tratta dell’ennesimo novembre tiepido, bisogna tornare indietro al 2007 per trovare un mese più fresco del normale
A risultare più elevati rispetto alla norma sono stati soprattutto i valori minimi notturni. Considerando le temperature minime, sarebbe il settimo novembre più caldo da inizio rilevazioni. Ciò si spiega con la presenza continua di perturbazioni, con le nubi che hanno inibito spesso il raffreddamento notturno.