Quanto asserito nella parte riservata al titolo spiega in modo esaustivo quello che è stato l’andamento meteorologico dell’intero mese di febbraio. Le prospettive dei prossimi giorni indicano difatti altre precipitazioni che andranno ad interessare buona parte dello stivale. Con ciò intendiamo un buon grado d’interessamento anche delle regioni Settentrionali, effettivamente un po’ ai margini delle precipitazioni fino ad oggi registrate.
Fenomeni che hanno superato, localmente abbondantemente, le medie previste per l’intero mese. È il caso di molte località situate lungo la costa del medio e basso Tirreno, localmente lungo l’alto Tirreno. Sostanzialmente in media le restanti regioni del Centro Sud, sotto invece il Nord.
Per quanto concerne l’andamento termico, confermiamo un trend al riscaldamento, sinonimo di mancata stagione invernale. Segnali inequivocabili in tal senso giungevano con fioriture assai anticipate di molte specie del clima tipicamente Mediterraneo. Ad esempio il Mandorlo ed alcune Rosacee spontanee. Oppure altre adattate ai nostri ambienti, come la mimosa.
Estendendo il campo di osservazione alle colture in pieno campo, questo è il periodo ideale allo sviluppo biologico di molte colture messe a dimora durante la stagione autunnale. È il caso, ad esempio, del frumento e dell’orzo. Specie vegetali che attualmente si dovrebbero trovare in accestimento, ossia in quella fase biologica che prevede l’emissione di giovani fusti secondari a corredo del culmo (o fusto principale).
V’è da dire che questa fase biologica risulta fortemente influenzata dall’andamento termico mite nel primo mese primaverile, registrabile durante il mese di febbraio. Pertanto è lecito considerare un notevole anticipo nella realizzazione della suddetta fase.
Le maggiori difficoltà potrebbero risiedere nelle abbondanti precipitazioni che in taluni casi renderebbero il terreno di coltura particolarmente pesante e passibile di fenomeni legati ad asfissia radicale per ristagni idrici superficiali. A ciò si dovrebbe poi aggiungere l’eventualità di attacchi parassitari legati al clima mite e particolarmente umido, così come la persistenza dell’acqua alla base della pianta potrebbe portare marciume al giovane colletto.
Un attento monitoraggio, sempre consigliato, farà in modo che tali problemi riducano al minimo il rischio di stress alle giovani piante, traducibile eventualmente in una perdita di produzione al momento della raccolta.