Stiamo vivendo una prima parte d’estate davvero caldissima, come andiamo sottolineando da tempo e adesso arrivano le conferme dei dati climatologici relativi a giugno dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna. Il primo mese d’estate da poco trascorso, nonostante un finale caratterizzato da un repentino crollo delle temperature, è stato il più caldo che sia mai avuto sull’Italia negli ultimi 200 anni, ad eccezione del giugno 2003. L’estate 2003 è stata però così eccezionale in tutto il trimestre, da ritenersi pressoché irripetibile per entità e persistenza del calore.
L’anomalia termica del giugno 2017 è stata pari a +3,22°C rispetto alla media del trentennio fra il 1971-2000. Resta ben lontano il giugno del 2003, che fu più caldo del normale di +4,79°C. Invece il giugno di quest’anno va a battere il giugno del 1822 che ebbe 3,09 gradi oltre la media e quello del 2012 che chiuse con un’anomalia di +2.57°C. Più indietro anche il giugno 2007, che ebbe comunque un lungo episodio di caldo da record. Tornando all’analisi del giugno di quest’anno, spicca anche l’andamento molto siccitoso, con un deficit superiore al 50% che fa seguito ad un lungo periodo di scarsissime piogge.