La circolazione atmosferica in atto, contraddistinta da un flusso occidentale, vede il passaggio di una serie di fronti nuvolosi di scarsa importanza, che apportano scarsa fenomenologia.
Seppur in regime di pressioni medio-alte al suolo (mediamente intorno ai 1020 hPa), alle quote più alte è in atto un parziale cedimento pressorio, che sta permettendo il transito di una debole onda ciclonica, originata sempre dalla potente e vasta area Depressionaria presente sul nord Atlantico, e che al momento riesce a coinvolgere anche il centro nord dell’Europa.
Sul versante tirrenico le aree nuvolose risultano più attive, e l’orografia favorisce fenomeni localmente più consistenti, specialmente sulla Toscana e in Liguria, sullo Spezzino.
I fenomeni, a carattere generalmente debole, interessano tuttavia buona parte delle regioni tirreniche fino all’alta Calabria, oltre al levante Ligure, la Sicilia occidentale, la Sardegna occidentale ed interna.
Le temperature, sia pure dovunque miti, risentono di questa situazione risultando più basse sul versante tirrenico rispetto a quello adriatico: in genere sulle zone occidentali non si rilevano temperature oltre i 14-15 gradi, mentre sul versante Adriatico si rilevano picchi di 17-19 gradi, favoriti dal flusso occidentale presente anche alle medie-basse quote, in discesa dall’Appennino.
Questa fase piuttosto uggiosa e autunnale durerà poco, tuttavia l’inverno in atto mostrerà un’altra faccia di sé, decisamente poco consona al periodo, tanto per cambiare.
Quali accadimenti già nel brevissimo termine? La Depressione nord-atlantica tenderà ad espandersi in parte verso sud generando una saccatura in aperto Atlantico al largo del Portogallo, incentivando di conseguenza una risposta altopressoria di matrice sub-tropicale verso il Mediterraneo centro-occidentale.
Tale evoluzione appena descritta avrà inizio già domani, con l’espansione della cupola altopressoria nord-africana verso i settori più occidentali dell’Italia, mentre l’onda ciclonica in transito oggi isolerà un piccolo nucleo vorticoso debolmente perturbato al sud Italia, che seguiterà a portare instabilità specialmente sul basso Tirreno.
L’evoluzione per i giorni successivi vedrà il rafforzamento ulteriore del cuneo anticiclonico di matrice sub-tropicale sul Mediterraneo centrale, mentre in aperto Atlantico perderà efficacia la saccatura depressionaria, e s’assisterà all’isolamento del cut-off sulle Canarie.
Ne approfitterà l’Anticiclone oceanico per riespandersi in direzione della Spagna e del Mediterraneo centro-occidentale, ove darà manforte al cuneo altopressorio già presente di matrice sub-tropicale.
Le temperature, stante questa situazione previsionale, risaliranno ulteriormente su tutta l’Italia, ma specialmente sui rilievi collinari e montuosi. Per la giornata di venerdì segnaliamo inoltre la probabile insorgenza di venti di foehn sulla Pianura Padana centro-occidentale, quale conseguenza di un forte gradiente barico fra i due versanti Alpini. In tale contesto assai mite, il foehn potrebbe far salire le temperature su livelli davvero record per il periodo.