L’estate affanna sotto i colpi dell’instabilità. Anche se dal punto di vista meteorologico da circa 10 giorni ha fatto ingresso l’autunno, questa prima decade di settembre ha generalmente riservato scampoli di vera estate per gran parte dell’Italia, con alcune situazioni di caldo record.
Da alcuni giorni, tuttavia, l’indebolimento della fortezza Anticiclonica sulle nostre regioni ha permesso infiltrazioni d’aria instabile, che hanno reso sempre più irrequieta l’atmosfera specie al centro-sud.
La presenza di una debole goccia fredda in prossimità della Sicilia, incentiva i temporali principalmente pomeridiani proprio sulle isole maggiori e in genere sui monti del centro-sud della Penisola.
L’instabilità è talmente considerevole che i temporali si sono presentati anche sui mari attorno alle isole maggiori, specie nelle ore più fredde notturne. Al momento sul canale di Sicilia si segnalano temporali sparsi, che determinano forti piogge anche sull’isola di Lampedusa.
Nelle ultime ore la Sicilia e la Sardegna occidentale hanno fatto il pieno di fulmini, con rilevazioni localmente di picchi di oltre 80 scariche elettriche al suolo in mezz’ora. Finora, da inizio giornata, sono caduti sul territorio italiano circa 27000 fulmini!
Nonostante una lieve ripresa barica in quota rilevata fra ieri e oggi, l’afflusso lieve e persistente d’aria umida ed instabile dai quadranti meridionali offre l’occasione per lo sviluppo di questi brevi temporali, anche sulla fascia Appenninica del centro-sud. Proprio il contributo dell’umidità a partire dai bassi strati alimenta ulteriormente le celle temporalesche.
Il nord Italia è invece fuori da questa situazione, grazie alla maggiore protezione offerta dall’Anticiclone continentale, che presenta il perno sull’Europa orientale: solo sulle estreme Alpi e Prealpi Piemontesi una moderata cumulogenesi sta dando luogo a qualche rovescio o temporale.
Questa situazione d’instabilità proseguirà ancora per qualche giorno, coinvolgendo nella giornata di domani in maniera più decisa anche il versante del medio-basso Tirreno con probabili fenomeni temporaleschi di tipo marittimo, e nelle ore più calde il riscaldamento del suolo determinerà i fenomeni più rilevanti sui rilievi.
Questa situazione, già in sé piuttosto lacunosa, riuscirà a fare da apripista ad un peggioramento più serio, che da metà settimana inizierà a coinvolgere i settori più occidentali.
Una depressione Atlantica sembra riuscire a fare decisamente ingresso in quota sul Mediterraneo centro-occidentale, dando avvio ad una probabile reale svolta stagionale verso l’autunno.