Connubio tra le due maggiori fonti di instabilità meteorologica europea. L’Italia si trova invasa da tutti gli “invitati” a questa cerimonia nuvolosa e piovosa. Il transito verso est è lento e del sole … nemmeno l’ombra.
In Europa
Immagine satellitare molto esplicita quella odierna.
Nubi basse e cariche di pioggia si concentrano sui settori alpini. Questi addensamenti, prodotti dalla rapida discesa fresca polare, scaricano la loro rabbia pluviometrica sulla Baviera, Svizzera, Austria ed Italia settentrionale.
Una volta raggiunta la Pianura Padana questa struttura si fonde con la sopraggiunta area ciclonica iberica, beh, ormai ex-iberica, visto che l’intera Spagna è stata liberata da questa fastidiosa perturbazione atlantica e riconquistata dall’alta pressione.
La copertura nuvolosa sulla nostra Penisola è fitta. Spiccano nubi cumuliformi pronte a dare sfogo a temporali diffusi. I rovesci sono continui.
Tutto questo avviene sotto gli occhi di una ritrovata alta pressione subtropicale che sembra impotente davanti a questa enorme unione.
L’impetuosa discesa artica ha comportato anche una lieve destabilizzazione meteorologica dell’Europa orientale. Invasa da un caldo anomalo durante questi ultimi giorni, oggi, in qualche settore, si ritrova con cieli coperti e qualche rovescio sparso.
Salendo di latitudine si può osservare la distensione di un nuovo fronte ciclonico sopra lo Stretto della Manica. Francia settentrionale, Paesi Bassi e Gran Bretagna subiscono una invasione pluviometrica capace di fare una degna concorrenza a quella alpina sopraccitata.
In Italia
Precipitazioni sparse temporalesche su tutte le Regioni settentrionali.
Fenomeni e nuvolosità in attenuazione in Sardegna. Sulle restanti Regioni centrali cieli molto nuvolosi con precipitazioni disseminate.
Locali precipitazioni sui settori tirrenici meridionali seguono un graduale aumento della nuvolosità.