Il ciclone Amanda, classificato come categoria 4 nella scala di riferimento, ha battuto tutti i record: si tratta della più intensa tempesta tropicale nel Pacifico per quanto riguarda il mese di maggio.
L’immagine che vi mostriamo è stata acquisita ieri dal satellite TERRA (su cui monta il sensore MODIS) e ci da modo di apprezzare le grandi dimensioni e l’enorme spessore dell’anello convettivo attorno all’occhio. Il fenomeno è ancor più rilevante se si considera che la stagione degli uragani 2014, nel nord-ovest del Pacifico, è appena iniziata.
Lo sviluppo di Amanda è legato principalmente alle anomalie termiche positive di quell’area del Pacifico, dove le temperatura delle acque superficiali risultano al di sopra della norma di oltre 2°C. A loro volta, questi valori delle SST sono associati all’ENSO, che come sottolineato più volte nelle ultime settimane potrebbe sfociare in un episodio di El Niño tra i più intensi degli ultimi decenni.
Non c’è da stupirsi, quindi, se la NOAA prevede un’attività superiore al normale in questo bacino oceanico. Secondo gli americani sussiste un 50% di probabilità che l’attività ciclonica nel Pacifico nord-occidentale risulti superiore al normale; 40% di probabilità che sia normale e solo un 10% inferiore alla norma. Riscontriamo, nel comunicato, una probabilità del 70% sullo sviluppo da 14 e 20 tempeste, inclusi 7-11 tifoni di cui 3-6 potrebbero risultare eccezionali. Questa previsione è stata pubblicata giovedì 22 maggio, poco prima che Amanda si formasse.