Sostanzialmente appurato che freddo e neve caratterizzeranno il contesto meteo su gran parte del Nord fino a quote pianeggianti (lieve scorrimento mite su cuscinetto d’aria fredda), nel resto d’Italia ad inizio settimana si farà comunque sentire il maltempo dettato una profonda ciclogenesi mediterranea. Ricordiamo che non è questa la sede di previsioni meteo nel dettaglio, ma sicuramente vale la pena notare come questo vortice di bassa pressione, così difficile da prevedere in questi ultimi giorni, si andrà a collocare in una posizione tale da far da scudo all’afflusso d’aria fredda dalla Russia. La reazione ciclonica sul Mediterraneo Occidentale darà infatti modo di far risalire un respiro meridionale umido e perturbato verso lo Stivale, deviando in tal modo l’aria fredda più a nord e facendola riscendere proprio in direzione della Penisola Iberica: sarà come avere un ombrello aperto che ci proteggerà dallo scorrimento d’aria fredda russa.
Non si esaurirà qui il tentativo del freddo russo-siberiano di mettere alla frusta l’Europa ed il Mediterraneo. Nella fase centrale della prossima settimana appare sempre più probabile come il cuore centrale dell’Europa possa esser soggetto ad un affondo d’aria ancor più gelida dall’Artico. Le ultime indicazioni modellistiche propendono per un possibile parziale interessamento dell’Italia, ma si tratta di proiezioni ampiamente da confermare. Tuttavia, in tutta questa fase pre-natalizia il nostro Stivale resterà insidiato da vicino da circolazioni fredde e nuovi rischi di nevicate, principalmente al Nord. Nelle mappe che seguono il raffronto GFS-ECMWF per venerdì prossimo, 18 Dicembre, con la saccatura polare che tenta lo sfondamento fin sull’Italia.