In molti avranno letto alcune pubblicazioni dello studioso russo, colui che da anni dirige il programma di ricerca sull’influenza esercitata dall’attività solare sul clima terrestre. Abdusamatov è ben noto anche in tutta la comunità scientifica internazionale per essere forse l’unico a contrapporsi severamente al partito dei cosiddetti “serristi”.
Le sue critiche sulla teoria del riscaldamento globale derivano da studi approfonditi in ambito solare e secondo Abdusamatov l’alternanza tra cicli di riscaldamento e raffreddamento del clima dipenderebbero principalmente dal sole. Pochi giorni fa è arrivato, sulla stampa mondiale, un nuovo monito dello scienziato. Nell’intervista rilasciata all’agenzia di stampa russa RIA Novosti ha infatti rimarcato la propria teoria sulla nuova “Piccola Era Glaciale”. A suo parere, il raffreddamento inizierà a cavallo tra il 2014 e il 2015, ma il picco dovrebbe arrivare attorno al 2060.
Sempre a detta dello scienziato gli ultimi inverni certificherebbero il graduale raffreddamento, ma il peggio deve ancora venire. “La variazione di temperatura nella regione equatoriale sarà minima, mentre procedendo verso i poli gli effetti della glaciazione saranno indiscutibili. Non posso dire con esattezza quanto diminuirà la temperatura, ma potremmo prendere a paragone la Piccola Era Glaciale, quando il Tamigi, la Senna e molti altri fiumi europei congelarono. Oggi il Tamigi scorre tutto l’anno, ma in futuro tornerà il ghiaccio per almeno un paio di mesi”.
Abdusamatov conclude l’intervista sottolineando come i Governi dovrebbero iniziare a prendere seriamente in considerazione tale ipotesi. Soprattutto i Paesi che si trovano a latitudini più settentrionali, perché qui ci si dovrà scontrare con l’uso razionale delle risorse energetiche, climatiche e naturali. La produzione agricola diverrà limitata e la crescita economica subirà un impatto devastante. Ci sarà da crederci?