L’elemento saliente a breve termine.
Ancora per qualche giorno potremo godere del bel tempo su tutte le nostre regioni. L’alta pressione di chiara origine Nord africana, col suo carico di caldo regalerà un weekend ricco di sole e temperature gradevoli. Tuttavia, segno di un indefinito cambiamento, deboli correnti orientali porteranno un progressivo calo termico.
L’elemento saliente a medio termine.
Temperature che si faranno via via più basse col l’avvento del nuovo mese, allorquando l’inverno, con decisione, busserà alle porte dell’Europa. Una vasta struttura depressionaria, molto fredda, si posizionerà sulla Scandinavia e complice un ponte di alta pressione tra Azzorre e Groenlandia, aria gelida scorrerà verso Sudest, raffreddando non poco Russia Europea e balcani. Lambendo le nostre regioni.
L’elemento saliente a lungo termine.
Il lungo termine mostra, chiramente, un campo di alta pressione in sede Russa, laddove vi sarà ancora alimentazione d’aria assai fredda. Si profila, inoltre, un ricompattamento del Vortice Polare, con alta delle Azzorre in Oceano e possibilità di ondulazione, profonda, diretta sul Mediterraneo e conseguente peggioramento di chiaro stampo autunnale.
Il trend a lungo termine:
Se quanto detto dovesse trovare riscontro nel tempo, l’estate ritrovata si tramuterebbe, d’improvviso, in una stagione autunnale pressochè agli sgoccioli. Tornerebbero piogge, decise, neve sui monti e temperature in netto calo ovunque.
Elementi di incertezza: La spada di damocle, così come accaduto negli ultimi tempi, è rappresentata dall’imprevedibilità degli scabmi meridiani.
Tuttavia il reintegrarsi del Vortice Polare, in territori consoni al periodo, sembra scongiurare nuove gocce fredde oceaniche in gradi di richiamare aria calda dal nord Africa verso il Mediterraneo.
Fattori di normalità climatica:
Ribadiamo quanto sia difficile parlare di normalità di questi tempi. In questi giorni assistiamo ad un ritorno del caldo in grande stile, mitigato soltanto dalla stagione avanzata.
All’orizzonte, invece, ecco apparire lo spettro d’un repentino calo termico, addirittura su valori che, per qualche giorno, potrebbero annunciare l’inverno ma per poi riportarsi attrono alle medie del peiodo. Ma finalmente autunnali.
Focus: evoluzione sino al 09 novembre 2006
I prossimi giorni, che ci condurranno alla fine del mese, saranno segnati da tempo sostanzialmente stabile su tutte le nostre regioni. Tuttavia, come accennato, aria fredda dai quadranti orientali porterà un progressivo calo termico ed un leggero aumento delle nubi sui settori orientali del Centro Nord.
Nubi che si potrebbero fare minacciose tra metà della prossima settimana e la fine del periodo d’osservazione, allorquando un minimo barico, associato alla depressione sulla Scandinavia, abborderebbe il Centro Europa influenzando marginalmente la nostra Penisola. Successivamente si potrebbe avere una fase di tempo di chiaro stampo autunnale, frutto di un’ondulazione oceanica seguita da aria più fredda dai quadranti Nord occidentali, con minimo barico in transito dal Tirreno verso lo Ionio.
Evoluzione sino al 14 novembre 2006
Fase che si protrarrebbe perlomeno in vista del giro di boa mensile, anche se a fine corsa la media delle osservazioni sui principali modelli a lungo termine, indicano un miglioramento per alta delle Azzorre distesa parzialmente verso Est, pur sempre in un contesto tarmico oramai tardo autunnale.
In conclusione.
Insomma, passano i giorni e mutano, talvolta radicalmente, gli scenari meteo prevedibili. Una sorta di continentalizzazione de clima che, se prevedibile neglo USA, qui in Europa necessiterà di ulteriori miglioramenti modellistici derivanti dall’adattamento ad un tipo di clima che non segue più la “norma”.