Prima di azzardare qualsiasi ipotesi, vorrei subito dire al lettore che tale editoriale non dovrà essere preso come verità assoluta, bensì come una semplice guida dopo aver studiato attentamente quel che è stato il tempo che ci ha accompagnato sino ad oggi. Pertanto ci si ricordi sempre che si può non condividere un’opinione, ma non per questo dobbiamo rischiare di essere additati come freddofili o caldofili.
E dopo questa breve ma essenziale premessa, proviamo a dare una risposta concreta alla domanda posta pocanzi. Per chi come noi segue giornalmente le evoluzioni meteorologiche su scala Europea, non sarà difficile essersi fatto un’idea su come potrebbe essere il proseguo della stagione estiva 2005.
L’elemento che caratterizza questi ultimi anni, lo abbiamo ripetuto più volte, è un cambio di circolazione generale che ha portato alla manifestazione di eventi quanto mai contrapposti e talvolta persino violenti, come mai se ne erano visti nel bacino del Mediterraneo. Non sappiamo se ciò rappresenti il frutto dei vari allarmi “climatici” su scala globale o se semplicemente siamo all’inizio di un nuovo ciclo caratterizzato da profondi scambi di calore in senso meridiano. Non è lo scopo di questo articolo.
Possiamo però dire che sino ad ora l’atmosfera sta mostrando una ciclicità veramente fenomenale. L’alternanza di periodi molto caldi ad altri più freddi è “normale”. Ed allora, proprio in questi giorni siamo interessati da una fase di instabilità e temperature piuttosto fresche, mentre alla fine del mese scorso abbiamo fatto i conti con una possente ondata di caldo di matrice Africana.
Seguendo tale andamento si potrebbe pensare ad una prossima nuova ondata di caldo seguita da una successiva rinfrescata e sventagliata temporalesca. Ed analizzando quel che ci mostrano le carte di previsione (come scritto del resto nell’analisi a lungo termine) tale evoluzione potrebbe divenire presto realtà. Sempre però in un contesto di onde termiche calde o fredde, in seno alle correnti che scorrono alle alte quote dell’atmosfera.
Traendo le conclusioni si potrebbe ipotizzare un andamento simile anche per la restante fase estiva, con periodi più o meno instabili intervallati da altri caldi e piacevoli, magari a tratti disagevoli fisicamente. Ma lo ribadiamo, sono solo nostre ipotesi, nessuna verità scritta. Speriamo pertanto che come tali vengano considerate e ne venga apprezzato lo slancio previsionale alla ricerca della definizione di uno spazio temporale all’interno del quale è facile incappare in grossolani errori.