Il Centro Meteo U.S.A. di maggiore rilevanza, quello nazionale da cui derivano buona parte delle previsioni del tempo che sono disponibili in siti web e app, individua una linea di tendenza che tende a mostrare un precoce raffreddamento della Russia europea, dovuto alla debole influenza delle Basse Pressioni dell’Oceano Atlantico.
Un trend la cui affidabilità è al momento da confermare nella sua totalità. Una tendenza che viene diffusa con elevata frequenza nelle elaborazioni distribuite 4 volte al giorno, la cui validità si spinge sino ad un mese.
Questo approfondimento non è una previsione meteo con validità un mese, bensì una riflessione che si basa sui dati elaborati da un prestigioso Centro Meteo.
Analizzando le cause di tale tendenza che vedrebbe non solo un precoce raffreddamento, ma addirittura gelo intenso tra fine ottobre e primi di novembre in Russia europea, c’è senz’altro il debole flusso di correnti oceaniche.
Quello descritto non è niente di così eccezionale, la Russia europea vede la prima neve ed il gelo a Mosca alla fine di ottobre. In passato, improvvise nevicate si sono avute alla fine di ottobre anche in Valle Padana, e nei primi di novembre anche forti gelate su molte regioni italiane.
Il raffreddamento della Russia avrebbe influenza anche su parte dell’Italia, mentre il nostro Paese subirebbe l’influenza di due diversissime masse d’aria.
Secondo le varie tesi previsionali, proseguirebbe il flusso di masse d’aria umida oceanica alle basse latitudini, con perturbazioni ricorrenti che dalla Penisola Iberica, lentamente raggiungerebbero parte d’Italia, presentandosi più attive nelle regioni mediterranee.
Quindi, Sardegna, regioni tirreniche, Sud Italia e Sicilia avrebbero piogge superiori alla media, con temperature prossime o superiori alla norma del periodo.
Il Nord Italia, invece, sarebbe influenzato dalle masse d’aria fredda che potrebbero raggiungere l’Europa centro orientale, e su buona parte del territorio pioverebbe meno della norma, con temperature in discesa sensibile rispetto agli attuali valori, forse sotto la media del periodo.
Potrebbero esservi precipitazioni decisamente più abbondanti nel settore occidentale del Nord Italia.
Ma al Nord Italia non si avrebbe costante bel tempo o siccità come in altre zone d’Europa, e con il calo termico che è anche la conseguenza dell’avanzare della stagione fredda, e precipitazioni, le Alpi avrebbero le prime vere nevicate della stagione che potrebbero iniziare a incappucciare sempre più di frequente e a quote sempre più basse i monti.
Ci sono previsioni che vedrebbero la prima decade di novembre quasi invernale per la Valle Padana, ma con temperature, ed è bene dirlo, non gelide, bensì autunnali.
Insomma, se la tendenza che abbiamo illustrato sarà prossima al reale, avremo l’impressione di un Inverno vicinissimo al Nord, di un tepore tardivo e molta pioggia al Centro e Sud Italia.
Ma come indicato in precedenza, sono necessarie conferme, questo articolo ha il solo scopo di rispondere alle domande che ci giungono questo periodo, ed è da considerare “meteo curiosità”.