Il vasto blocco depressionario nordatlantico capitanato dal ciclone Adheld (978 hPa) richiama a sé il neonato vortice scandinavo a 1005 hPa per approfondire l’attacco meridionale disteso sopra i settori d’oltralpe.
Il riposizionamento altopressionario oceanico trova spazio al centro del Continente (1021 hPa), aspettando nuova linfa dalla terra d’origine (1019 hPa) per porre fine alle suddette azioni disturbatrici.
Il braccio freddo settentrionale si trova invischiato in un duro confronto contro l’alta pressione Uschi (1020 hPa), in stabile permanenza sopra l’Italia. Il suo allungamento orientale coinvolge anche i Paesi Balcanici andando a confinare definitivamente la depressione Zoran (1013 hPa) sino sul Mar Nero.
Il Meteosat mattutino evidenzia il lungo braccio nuvoloso instabile che dalla Scandinavia si distende sulle Alpi. Gli scontri termici maggiori si hanno sull’Austria, sede di sconfinamento di Uschi.
Altostrati scalano le Alpi e si pongono sopra l’Italia settentrionale, offuscando leggermente la giornata. Al centro-sud, l’egemonia anticiclonica mostra i muscoli determinando cieli limpidi ed alte temperature.
Un secondo elemento che spicca all’osservazione dell’immagine è la fitta coltre nuvolosa che sovrasta la Francia e la Penisola Iberica. Figlia della repentina discesa ciclonica nord oceanica dei giorni scorsi, riporta offuscamenti senza fenomeni di rilievo.