L’Europa occidentale e il Mediterraneo risentono dell’azione di un campo di Alta Pressione che sta determinando un lento disgelo. Di giorno si comincia ad apprezzare un clima meno freddo, ma le notti sono rigide. Lo sono in Italia e lo sono nelle vaste pianure continentali. E’ una tregua destinata a durar poco, perché nei prossimi giorni si risveglierà l’Artico e coi primi giorni del nuovo anno detterà una massiccia intrusione d’aria gelida che pian piano si dirigerà verso sud.
In Italia assisteremo ad altre giornate stabili e parzialmente soleggiate. Sulla Val Padana occidentale ed in Liguria si avranno frequenti annuvolamenti e potrebbero causare pioviggini sulla Riviera di Ponente e nel Basso Piemonte. La nuvolosità maggiore inizierà a coinvolgere le Isole, sospinta da venti miti di Scirocco. E’ in atto un cambio circolatorio, che tenderà ad accentuarsi a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno. Si scaverà un’area di Bassa Pressione e gradualmente recherà condizioni di maltempo in Sardegna, sulla Sicilia e in Calabria.
Scirocco e copertura nuvolosa si estenderanno alle restanti regioni Meridionali e il 2 Gennaio pioverà anche in Puglia, Basilicata e più occasionalmente in Campania. Nuvole in intensificazione anche su Lazio, Molise e Abruzzo, mentre a Nord ci sarà più sole.
La giornata del 2 sarà importante anche sotto un altro aspetto. Il dominio anticiclonico sposterà il suo fulcro, portandolo in Atlantico. Nel contempo si estenderà in latitudine, raggiungendo la Groenlandia. Si attiverà uno sbarramento alla circolazione oceanica e si metterà in moto l’irruzione Artica. I primi sbuffi d’aria fredda raggiungeranno le Alpi durante la sera.
Lunedì 3 tornerà l’Inverno. L’irruzione punterà il Mediterraneo e andrà a rinvigorire la circolazione di Bassa Pressione stazionante sullo Ionio. Al Nord si comincerà con una certa variabilità, soprattutto nelle regioni del Triveneto. Sull’Emilia Romagna potrà esserci qualche debole precipitazione e considerando la flessione termica – pronunciata per venti di Bora – potrebbe assumere carattere nevoso a quote collinari.
La maggiore componente settentrionale, in discesa dalle Alpi e quindi secca, condurrà verso un netto miglioramento ma anche in direzione di un sensibile calo termico. Specie nei valori minimi.
Deboli precipitazioni potrebbero coinvolgere le regioni del Medio Versante Adriatico e il Lazio ed in questo caso prevediamo nevicate a bassa quota. E’ possibile che tra Marche e Abruzzo imbianchino anche le aree pianeggianti, mentre in Molise e sull’Appennino laziale dovrebbero fermarsi in collina.
Al Sud e nelle Isole la situazione sarà più complessa. Si avranno condizioni di instabilità diffusa, con precipitazioni localmente in forma di rovescio. In Sardegna farà freddo e le nevicate potrebbero giungere sino alle colline. Altrove nevicherà sui rilievi e per un abbassamento del limite si dovrà attendere la sera e soprattutto la notte, coi fiocchi destinati a scendere al di sotto dei 1000 m.
Nelle giornate successive si profila un miglioramento, ma sotto l’afflusso d’aria piuttosto fredda dai Balcani. Torneranno le gelate e qualche banco di nebbia in Val Padana.