Venti volte sotto i -30 °C: è uno dei dati più eclatanti del bimestre gennaio – febbraio alla Capanna Regina Margherita, quota 4.559 metri, sul massiccio del Monte Rosa. Le registrazioni del settore previsione e monitoraggio ambientale dell’Arpa Piemonte mettono in luce un periodo caratterizzato da frequenti e intense irruzioni di aria artica, che hanno portato la temperatura a livelli quasi da record. L’archivio conferma il valore minimo del 25 gennaio (vedi www.meteogiornale.it/news/read.php?id=10103), come si può leggere nel quadro degli estremi termici (minime in seconda colonna):
Gen. -7,1 °C (giorno 8, 0940 GMT) -37,3 °C (giorno 25, 0550 GMT)
Feb. -10,6 °C (giorno 12, 1055 GMT) -35,7 °C (giorno 28, 0410 GMT)
La soglia dei -30 °C è stata infranta 7 volte a gennaio e 13 a febbraio; due volte invece la massima è rimasta al di sotto:
25 gennaio -36,1 °C
14 febbraio -30,3 °C
Gli episodi di irruzioni artiche sono stati quattro, indicativamente:
18-19 gennaio;
23-30 gennaio;
13-16 febbraio;
19-28 febbraio.
La strumentazione meteorologica alla Capanna Margherita è funzione dal 29 agosto 2002. Si tratta di un ‘ritorno’, poiché il rifugio era nato, a inizio Novecento, proprio come osservatorio scientifico, e tale rimase sino agli anni Cinquanta. L’apparecchiatura termometrica che vi è installata è autoventilante, caratteristica necessaria a minimizzare il riverbero della neve e l’accumulo di calore in caso di giornate serene e con calma di vento. Lo strumento è tarato fino a -50 °C, a differenza di tutti gli altri che fanno parte della rete meteorologica dell’Arpa Piemonte, che oggi conta su oltre 400 punti di rilevamento.