Tempo tempestoso in alcune zone costiere della British Columbia, in Canada, tra martedì e la notte seguente. Venti con intensità da uragano hanno investito l’isola Solander, che si trova al largo della molto più grande isola Vancouver. Sull’isola citata, il vento sostenuto ha spirato per diverse ore tra 80 e 85 miglia orarie, con raffiche fino a 100 miglia orarie. Oltre al vento, da segnalare anche la forte pioggia rafficosa.
Rimaniamo in Canada. Abbiamo già scritto del gennaio insolitamente mite in molte regioni del paese. In particolare la zona con le maggiori anomalie è risultata quella a est delle Montagne Rocciose, dall’Alberta all’Ontario occidentale, passando per Saskatchewan e Manitoba. Questi gli scarti dalla norma riferiti a tutto il mese: Edmonton, Alberta, +7°C, Calgary, Alberta, +6°C, Regina, Saskatchewan, +10°C, Winnipeg, Manitoba, +10°C, Toronto, Ontario, +6°C, Montreal, Quebec, +5°C. Sul Pacifico, lo scarto rispetto alle medie è stato inferiore, ma comunque significativo, visto che la temperatura media di gennaio 2006 a Vancouver è stata di quasi 4°C superiore alla media climatologica.
Nello stato brasiliano di Santa Catarina, nel sud del paese, la fine di gennaio è stata localmente segnata dalle forti piogge. A Florianopolis, nella parte orientale dello stato, rovesci intensi, anche temporaleschi, hanno scaricato 145 mm di pioggia tra il pomeriggio e la sera di martedì 31 gennaio. Si tratta di un accumulo pari all’85% di quello medio di gennaio.
Gli ultimi giorni sono stati piovosi sulle isole Samoa Americane, nel Pacifico meridionale, a est della linea del cambiamento di data. A Pago Pago, 72 ore di pioggia, tra sabato sera e martedì sera, ora locale, hanno lasciato 213 mm nei pluviometri. Da segnalare in particolare i 147 mm caduti nelle ultime 24 ore del periodo indicato.
Non solo in Italia, il tempo ha assunto improvvisamente caratteristiche primaverili in questi ultimi giorni. In Spagna, Valencia è passata dalla neve di domenica, al primato di città più calda d’Europa mercoledì, quando la massima è stata 20,4°C.
Gran caldo in quota sulle Alpi mercoledì 1 febbraio, mentre “in basso” ha fatto molto freddo, a causa dell’inversione termica. Alcune massime molto significative: Zugspitze, m 2962, +3,3°C (-2,3°C la minima, contro i -10,7°C di Monaco), Sonnblick, m 3105, +1,8°C (minima -6,2°C, ma Salisburgo -11,1°C), Feuerkogel, m 1621, +7,1°C.
L’ex ciclone tropicale Jim si è spostato, indebolendosi progressivamente, sulle acque del Pacifico Meridionale. Mercoledì esso era centrato 390 miglia a nord di Auckland, in Nuova Zelanda, accompagnato da venti sostenuti fino a 40 miglia orarie, spostandosi verso sud a 23 miglia orarie. Continuando a indebolirsi nelle ore successive, Jim è stato declassato, ma i suoi “resti” hanno comunque portato piogge moderate, localmente intense, sull’Isola del Nord neozelandese.
Boloetse, il ciclone tropicale che avevamo visto qualche giorno fa nell’Oceano Indiano meridionale, si è riformato sulle calde acque del Canale di Mozambico, dopo aver attraversato il Madagascar nel weekend. Mercoledì, accompagnato da venti sostenuti a 40 miglia orarie, Boloetse era centrato 95 miglia a sud di Ouelimane, in Mozambico, e si spostava verso ovest-nordovest a sole 2 miglia orarie. Boloetse era previsto in rinforzo per i successivi 2-3 giorni, ma ne era previsto anche un cambio di direzione, con la prospettiva che esso iniziasse a spostarsi verso sudest, allontanandosi dal Mozambico. Giovedì il cambio di direzione si è effettivamente verificato e alle 12 GMT Boloetse era centrato a 19,7°S 38,5°E, con venti sostenuti a 80 miglia orarie (cat.1), e si dirigeva verso sudest, con prospettiva di rinforzare fino alla categoria 2 venerdì, transitando poi sabato non lontano dall’estremità sudoccidentale del Madagascar.