L’anticiclone atlantico tende a spingersi ad alte latitudini fino al Mar di Norvegia, piuttosto che distendersi in maniera efficace sul Mediterraneo Centrale. Quest’ennesima rimonta verso nord lascia dunque il Mediterraneo Centrale ancora in balia del marginale influsso di correnti fresche ed instabili settentrionali, legate al vortice ciclonico che porta instabilità e maltempo su diverse zone dell’Europa Centro-Orientale, compresa la Polonia e l’Ungheria già martoriate negli scorsi giorni da fenomeni di meteo estremo ed ingenti allagamenti. Solamente la Penisola Iberica e la parte meridionale della Francia risentono di forte stabilità, così come la parte baltica e la zona russo-finlandese.
Le zone interessate dall’anticiclone risultano essere anche le più calde del Continente: i valori maggiori si sono toccati sul sud della Spagna, con punte di 30-31 gradi. Da rilevare il caldo che ancora insiste su alcune nazioni baltiche, la Finlandia e la Russia Settentrionale, dove è presente una solida struttura anticiclonica che garantisce tempo stabile. Di contro, non finisce di stupire il clima decisamente fresco che insiste sulle zone prese di mira l’instabilità, compresa la Germania da dove si va avvicinando alle Alpi un piccolo vortice freddo.
L’instabilità tornerà dunque ad accentuarsi sull’Italia, tuttavia l’attuale miglioramento presenta parecchie falle al Centro-Sud, a causa dell’ingerenza delle correnti settentrionali. I fenomeni di maggiore rilievo hanno in particolar modo interessato la Calabria, per il passaggio di un fronte instabile durante la scorsa notte, tanto che in alcune zone del catanzarese si sono avute piogge superiori ai 30 millimetri, con punte vicine ai 50 millimetri come possiamo apprezzar dal grafico della località di Serralta.
Come nella giornata di ieri, le regioni settentrionali ed il medio-alto versante tirrenico hanno potuto godere di tempo decisamente soleggiato e gradevole, grazie alle secche correnti settentrionali. Le regioni settentrionali continuano a detenere la palma del caldo, con valori che hanno toccato diffusamente i 24-25 gradi in diverse località della pianura padano-veneta.