ITALIA SPACCATA IN DUE: attualmente stiamo registrando un netto consolidamento dell’Alta Pressione africana nelle regioni centro meridionali e insulari. Qui le temperature stanno schizzando all’insù e si apprestano a raggiungere valori tipicamente estivi. Localmente vedremo i termometri fermarsi solo dopo aver superato quota 30°C o comunque avvicinarsi diffusamente all’obbiettivo. Faranno eccezione le regioni settentrionali, dove invece permangono tuttora discrete ingerenze atlantiche responsabili peraltro anche di molte piogge.
PRIMA SU, POI GIU’: stiamo ovviamente parlando dell’aspetto termico. Perché dopo la fiammata estiva – chiamatela pure ottobrata se preferite – affluirà aria ben più fresca da nord. E ciò non farà altro che far calare le temperature, bruscamente e rapidamente. Ci aspettiamo cali di oltre 10°C al Centro Sud e nelle due Isole Maggiori, mentre il Nord dovrebbe godere di un netto miglioramento meteo causa venti caldi favonici (che quindi faranno salire le temperature).
TEMPORALI? L’aria fresca dovrebbe incrementare l’instabilità, ma si tratterà di precipitazioni in rapido scivolamento da Nord verso Sud. Non mancherà occasione per dei temporali o comunque acquazzoni sparsi, ma non sarà nulla di eclatante. Da valutare l’eventuale permanenza dell’instabilità all’estremo Sud, ovvero laddove l’aria fresca potrebbe andare a scavare un piccolo Vortice Ciclonico (anche se pare destinato ad allontanarsi nel nord Africa).
TENDENZA OGNISSANTI, LE ULTIME NOVITA’: come già evidenziato dal collega Meloni, a cavallo tra fine ottobre e inizio novembre dovremmo assistere all’indebolimento dell’Anticiclone. O meglio, il fulcro potrebbe migrare nuovamente a ovest lasciandoci esposti a eventuali incursioni perturbate da nord o da est. Significa che qualora dovesse subentrare maltempo, verrebbe accompagnato da condizioni climatiche tardo autunnale o addirittura d’inizio inverno.