La prima fu terribile, la seconda ancora peggio. Stiamo parlando delle due ondate di caldo che stanno letteralmente facendo impazzire molte zone d’Europa. Estremizzazione meteo climatica folle, non c’è altro da aggiungere.
Un mese fa, di questi tempi, si parlava di un’ondata di caldo epocale. Che poi si trattasse di ondata di caldo o di un episodio di temperature eccezionalmente alte poco cambia. Anche allora, soprattutto in Francia, furono demoliti dei record che portavamo avanti dal 2003.
Già, il 2003. Ovviamente i paragoni si sprecano. Anche stamattina, aprendo siti più o meno autorevoli, abbiamo letto di un’Estate – quella in corso – peggiore di 16 anni fa. E’ chiaro che sentir parlare di caldo record tocca la sensibilità al caldo di ognuno di noi, ma dobbiamo ripeterci: quell’estate fu un altra cosa.
Fortunatamente quest’anno si stanno verificando sì picchi di caldo addirittura peggiori, ma la durata non è minimamente paragonabile. Si tratta di fiammate, non di ondate di calore durature. Fiammate violente, terribili, difficilmente sopportabili. Tutto ciò che volete. Ma quell’anno fu qualcosa di inimagginabile.
Al di là dei paragoni, giusti o meno a seconda dei punti di vista, lasciateci dire che sull’estremizzazione meteo climatica nessuno ci può metter bocca. Il 2003, purtroppo, fu l’inizio dell’incubo. Un incubo chiamato “Anticiclone Africano”, un incubo chiamato calura, canicola, fornace e chi più ne ha più ne metta.
L’altro elemento che ci deve far riflettere è la costanza con la quale si presenta l’Alta Pressione. Non solamente d’Estate, ormai viene a trovarci in ogni stagione dell’anno, anche durante l’Inverno. Ed è per questo che le temperature sono spesso superiori alle medie stagionali, è per questo che ogni mese entraa far parte dei più caldi da quando esistono le rilevazioni.
Ieri, giusto per farvi un esempio, i colleghi hanno proposto un articolo sull’andamento di giugno. Giugno che, a livello planetario, è stato il più caldo di sempre. Ma c’era un passo, in quell’approfondimento, allarmante: 9 dei 10 mesi di giugno più caldi di sempre si sono realizzati dal 2005 in poi. Ecco perché scriviamo che il 2003 segnò una svolta epocale. Una svolta verso un’estremizzazione meteo climatica che ormai è sotto gli occhi di tutti. Negarla sarebbe da pazzi.