La lunghissima ondata di caldo, che da quasi un mese assedia l’Italia, ha comportato anche l’assenza pressoché totale di precipitazioni, eccezion fatta per i temporali estivi che agiscono a livello locale. Rammentiamo che invece l’estate è una stagione piovosa per le Alpi. In realtà poi la penuria di precipitazioni aveva caratterizzato anche il mese di giugno su gran parte del Settentrione e quindi il quadro attuale vede una siccità allarmante, paragonabile a quella dell’estate 2003.
Il livello idrometrico del fiume Po è crollato, al Ponte della Becca è di -3,32 metri. Anche gli invasi sono ai minimi: la percentuale di riempimento è di appena il 20,7% per il Lago d’Iseo ed il 31,2% per il Lago di Como. Va un po’ meglio per il Lago di Garda ed il Lago Maggiore. La Coldiretti ha stimato in almeno 200 milioni di euro i danni complessivi all’agricoltura causati dal grande caldo. Questi scenari siccitosi sono l’esatto opposto rispetto all’estate 2014 di piogge eccezionali.